Parlare al cellulare stimola onde cerebrali che provocano insonnia. Lo dimostrano uno studio australiano e uno inglese. Anni fa si parlava di presunti effetti dannosi delle onde del telefonino perennemente all’orecchio. La cosa poi fu smentita, ma adesso si parla di insonnia. I campi elettromagnetici dei cellulari interferirebbero con le onde cerebrali, favorendo disturbi come l’insonnia. Lo dicono studi internazionali, il primo del Brain Science Institute, alla Swinburne University of Technology di Melbourne ha dimostrato che le onde del telefonino hanno l’effetto di incrementare notevolmente l’attività delle onde alfa collegate alla distinzione tra lo stato di sonno e quello di veglia. Il secondo, della Loughborough University in Inghileterra, ha scoperto che durante il dialogo al cellulare verrebbero stimolate anche le onde delta e che i soggetti le cui onde delta erano state così sollecitate hanno avuto bisogno del doppio del tempo per addormentarsi, anche ore dopo che il telefonino era stato spento.
Potrebbe interessarti
Telefono per sordi
Conosco personalmente una ragazza sorda che per comunicare col cellulare al momento ha un’unica possibilità : inviare sms. Presto però anche le persone affette da ipoacusia o sorde potranno usare il telefono cellulare. Negli Stati Uniti è stato infatti realizzato un apparecchio portatile per non udenti da parte di un gruppo di ricercatori dell’University of Washington.… Continua a leggere Telefono per sordi
Speriamo che il cervello non sia come il mais…
Ci è capitato più volte di pubblicare interventi sulla pericolosità o meno delle onde elettromagnetiche prodotte dal cellulare durante le chiamate. L’esperimento realizzato da 4 ragazzi (e che potete provare anche voi) consiste nel posizionare qualche chicco di mais vicino a un telefonino mobile e procedere effettuando una chiamata. Dopo qualche istante assisterete all’esplosione dei… Continua a leggere Speriamo che il cervello non sia come il mais…
McSleepy: il nuovo sistema interamente automatico per l’anestesia
La canadese McGill University ha sviluppato il primo sistema completamente automatizzato di anestesia: McSleepy. McSleepy assiste l’anestesista allo stesso modo in cui un cambio automatico aiuta le persone durante la guida. In quanto tale, gli anestesisti possono concentrarsi maggiormente su altri aspetti della diretta cura del paziente. Un’ulteriore caratteristica è che il sistema è in… Continua a leggere McSleepy: il nuovo sistema interamente automatico per l’anestesia
Microscopio “Cellulare”
Ricercatori dell’Università della California, Berkeley, hanno messo a punto una struttura modulare, un microscopio ad alto ingrandimento da attaccare ai telefoni cellulari. Il dispositivo permetterà agli addetti ai lavori di lavorare in remoto, di catturare immagini ad alta risoluzione di cellule ematiche di pazienti nelle zone rurali usando la fotocamera del cellulare, e quindi trasmettere… Continua a leggere Microscopio “Cellulare”