Eccola la notizia che molti stavano aspettando, almeno chiunque abbia un parente o amico colpito da questa terribile malattia. La diagnosi del Parkinson ora si può anticipare e forse prendere in tempo e curare. All’XI Congresso europeo di neurologia di Bruxelles si è infatti detto che uno dei segnali per capire se un individuo è a rischio è proprio l’olfatto che nei malati di Parkinson si altera. Ma non solo: sembra che uno dei primissimi segnali di chi è già ammalato ma non lo sa è la depressione, che colpisce in prima battuta una persona su due senza che nessun antidepressivo riesca a curare e a far stare meglio (questo è ovviamente il vero segnale!). Ora la diagnosi differenziale precoce è fondamentale per poi scegliere la terapia più giusta come il pramipexolo, agonista dopaminergico, ossia una molecola con caratteristiche simili alla dopamina, neurotrasmettitore naturale il cui deficit nel cervello scatena il Parkinson.
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