Il progetto Flora, finanziato con i soldi dell’Unione Europea, ha affrontato un tema decisamente delicato che riguarda la salute umana. Con il coordinamento dell’Università di Grenoble, in Francia, e di diversi scienziati italiani, si è arrivati a dimostrare che un’alimentazione ricca di flavonoidi (composti polifenolici definiti salvacuore) mantiene il cuore più giovane. È questo il motivo per cui la cosiddetta dieta mediterranea riscontri sempre pareri favorevoli: risulta infatti tra quelle che contengono in modo più abbondante questi elementi. Uno degli autori principali dello studio, Marie-Claire Toufektsian, ha spiegato come le attività dei flavonoidi siano sempre e solo stati studiate in vitro: è ovvio che non possa corrispondere ad uno studio completo dietro la masticazione e la digestione, che modificano i livelli di assorbimento degli antiossidanti nei cibi. Lo studio è stato portato avanti su dei topi divisi in due gruppi: ai primi veniva somministrato mais giallo, privato di antocianine, e ai secondi il mais blu, ricco invece di flavonoidi, ottenuto nell’università di Milano. Grazie poi ad un metodo messo a punto nell’Università Cattolica di Campobasso, sono riusciti a studiare i livelli delle antocianine sia nel plasma che nelle urine. Il risultato è stato sorprendente: il consumo di questi elementi si è tradotto in un assorbimento da parte dell’organismo tale da renderlo più resistente all’infarto. La dottoressa Toufektsian ha però posto l’accento sul fatto che, per quanto positivi e confortanti, questi risultati abbiano ancora un fattore da prendere in considerazione: la differenza ovvia tra gli animali e gli essere umani. Sempre all’Università di Campobasso hanno comunque iniziato i test all’interno del corpo umano, per vedere se ci saranno conferme. Nel frattempo se andate al cinema scegliete -se possibile- un bel bicchiere di pop-corn blu 😉
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