La scoperta scientifica è di quelle che fanno notizia e che scardinano le ipotesi avanzate in oltre 50 anni di studi. Si pensava infatti che il cervello, in assenza di stimoli sensoriali esterni, stesse a riposo mantenendo un’attività di sottofondo simile a quella di un televisore in stand-by. I ricercatori dell’Istituto di Tecnologie Biomediche Avanzate (ITAB) dell’Università d’Annunzio di Chieti hanno dimostrato che in realtà le cose non stanno così, arrivando ad affermare che il cervello non riposa mai, nemmeno quando siamo profondamente addormentati. Al contrario, anche in mancanza di stimoli esterni, il cervello mantiene spontaneamente reti neurali simili a quelle osservate durante comportamenti attivi, come vedere, muoversi o ricordare. Gli studiosi hanno monitorato l’attività cerebrale di 15 volontari in situazione di riposo, utilizzando due tecniche diagnostiche: la risonanza magnetica funzionale – per tenere sotto controllo l’afflusso di sangue nelle diverse zone del cervello a testimonianza dell’attività neuronale in atto, e l’elettroencefalogramma che – attraverso la registrazione dell’attività elettrica – conferma la comunicazione tra i neuroni. La risonanza magnetica ha evidenziato la presenza di sei reti neurali caratterizzate da segnali emodinamici con fluttuazioni molto lente e grazie all’elettroencefalogramma, si sono evidenziati i ritmi cerebrali con oscillazioni a frequenza molto più alta la cui attività è in relazione con quella delle reti neurali.
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