L’esposizione delle donne in gravidanza ad alcuni batteri potrebbe favorire la nascita di bambini poco soggetti allo sviluppo di allergie. Lo hanno dimostrato diversi studi realizzati negli ultimi anni, tra cui quello pubblicato dai ricercatori della Phillips University di Marburg, in Germania, sulla rivista Journal of Experimental Medicine. Durante la ricerca topi da laboratorio in gravidanza sono stati esposti a batteri, provenienti da animali da cortile, e la loro prole è risultata essere resistente a diversi allergeni. Secondo i ricercatori l’esposizione all’ambiente microbico provocherebbe una leggera risposta infiammatoria nella madre, caratterizzata dalla produzione di molecole del sistema immunitario; le citochine e i cosiddetti toll-like receptors. Quest’ultimi potrebbero essere essenziali per la trasmissione della protezione da madre a figlio, anche se non è ancora chiaro come possano evitare lo sviluppo di allergie nel corso della vita I risultati di questa e delle ricerche passate potrebbero spiegare l’incremento delle patologie allergiche che si è verificato a partire dagli anni settanta. La tendenza negli ultimi anni è stata infatti quella di tenere i bambini in ambienti molto puliti e lontani da stimoli microbici, influenzando così lo sviluppo del sistema immunitario che risulta particolarmente suscettibile a batteri ed allergeni. Quello che resta da chiarire però è in che modo l’esposizione materna possa regolare a livello fetale la sensibilità del sistema immunitario dei figli. Da: Soothing signals: transplacental transmission of resistance to asthma and allergy Patrick G. Holt and Deborah H. Strickland Telethon Institute for Child Health Research, Centre for Child Health Research, the University of Western Australia, Perth 6872, Australia
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