La nuova ricerca nel campo di oncologia molecolare è rivolta ad un gene chiamato Met, e il modo per spegnerlo. Si studia, ovvimente, la maniera per fermare il tumore. Utilizzando alcuni modelli sperimentali, dimostrando che mettendo a tacere questo oncogene, le metastasi non si formano o, se formate, regrediscono.
La natura del cancro è quella di una malattia genetica, provocata dalla rottura di alcuni geni, e somatica, perchè nella stragrande maggioranza dei casi le mutazioni genetiche avvengono nel corso della vita, e non perchè ereditiamo un Dna alterato.
Non basta però una singola mutazione, in una qualsiasi cellula del corpo, per scatenarne la patologia neoplastica. Il tumore è il frutto di un numero minimo di 3-5 mutazioni, che si accumulano nella stessa cellula nel corso della vita intera. Non tutti i 30.000 geni del genoma umano possono, se alterati, provocare il cancro: quelli coinvolti sono appena qualche decina e sono i geni che controllano la crescita cellulare.
Se i geni vengono alterati, il programma si incanta e, come un disco rotto, la cellula, che di solito dopo un paio di divisioni si ferma, in questo caso va avanti all’infinito. Fino a formare la massa tumorale. Uno di questi oncogeni è appunto il Met.
La cellula colpita dalla mutazione degli oncogeni, alla base del tumore, deve essere una cellula staminale, perchè solo le staminali sono in grado di replicarsi fino all’infinito, le altre, quelle adulte, sono geneticamente programmate per dividersi al massimo 50 volte per poi differenziarsi e morire.
Le staminali sono presenti in tutti gli organi, cervello compreso, ed esse avviano il processo di cancerogensei quando l’oncogene si attiva perchè mutato. La metastasi non è opera di una qualunque cellula impazzita, ma di una staminale che fa semplicemente il suo mestiere.
Le staminali lasciano il tumore primario e attraverso il sangue vagano per il corpo, finchè non trovano un ambiente gradito o si bloccano per cause meccaniche. Dove si fermano si costruiscono tutt’attorno un habitat su misura. Vengono attivati i geni della coagulazione, producendo particolari sostanze derivate dalle proteine del sangue, come la fibrina, creando una vera e propria nicchia (fenomeno di nesting).
L’obiettivo della ricerca, così, diventa quello di paralizzare solo le cellule staminali del cancro, alla base delle metastasi. In USA sono già in corso trial clinici su farmaci che inibiscono la proteina prodotta dall’oncogene Met.
[img Sanger Institute]
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