Gli innesti vascolari sono un tema caldo nel mondo dei dispositivi medici della chirurgia vascolare. Quando la migliore opzione sintetica è il Teflon, c’è ancora tanto da progettare. La Federazione delle Società Americana di Biologia Sperimentale ha sviluppato e descritto un impianto vascolare che ibridizza un polimero a partenza dalle cellule umane. L’endoprotesi biosintetica viene innestata ed utilizzata come bypass, aprendo prima di tutto una breccia vascolare con la preparazione di un taglio per diminuire le forze d’attrito aumentando invece la velocità di flusso. Il team ha proposto un vaso di poliuretano coltivato con tessuto endoteliale e cellule della muscolatura liscia derivati dal sangue del cordone ombelicale per aumentare lentamente la pulsatilità dei fluidi per 2-8 ore. La formazione del vaso biosintetico ha una migliore conservazione delle cellule e dell’organizzazione rispetto ai materiali sintetici. Con un miglioramento notevole anche nella meccanica vascolare in quantità di flussi e resistenze molto simile ad un vero e proprio vaso. [via medgadget]
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