I raggi X a colori sono basati sulla stessa tecnologia avanzata usata dai fisici nucleari per cercare le nuove particelle elementari. Grazie a questa interessantissima tecnologia si possono ridurre i dosaggi di raggi X ai pazienti, aumentando nello stesso tempo la risoluzione e quindi le possibilità di diagnosi precoci più accurate. La difficoltà del realizzare un’apparecchiatura del genere sta nel poter utilizzare su ampia scala una strumentazione impiegata dai fisici nucleari per osservare oggetti microscopici. In particolare, l’uscita di ogni pixel nel sensore delle fotocamera deve essere compressa in un’area di 55×55µm e deve essere sicura dai raggi X. Gli svedesi sono riusciti in questa impresa e hanno realizzato una macchina per effettuare le radiografie dentali in cui la quantità di raggi X a cui il paziente viene esposto è praticamente dimezzata.
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