Per migliorare la sicurezza dei cibi, dei ricercatori americani hanno sviluppato un nanosensore capace di individuare minimi livelli della proteina prionica che causa il morbo della mucca pazza. I test attuali permettono di individuare la proteina solo nelle autopsie o comunque in misure che richiedono molto tempo e denaro. Il sensore rileva i cambiamenti della frequenza di un oscillatore micro-meccanico e può essere impiegato sia negli uomini che negli animali senza perdita di affidabilità . Il prione (dall’inglese prion, acronimo di “PRoteinaceus Infective ONly particle”=particella infettiva solamente proteica) è una proteina infettiva che può causare la morte a seguito dei danni subiti dal sistema nervoso a causa del morbo di Creutzfeldt-Jakob. Il test per la mucca pazza consiste in un placca al silicio libera di vibrare per poter raggiungere la frequenza di risonanza quando vengono legati i prioni. Le vibrazioni vengono poi misurate da uno speciale dispositivo. Negli esperimenti effettuati dagli stessi inventori il sensore è stato in grado di rilevare il prione in soluzioni con una concentrazione inferiore ai 2 nanogrammi per millimetro, il più piccolo livello mai misurato. [via nanowerk | maggiori informazioni]
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