Mentre alcuni ricercatori scoprono che il caffè può aumentare i livelli di diabete di tipo 2, un altro studio della rinomata Università di Cambridge lega invece proprio questo endemico problema (il diabete di tipo 2 per l’appunto) all’inquinamento ambientale. Come riportato su Lancet del 25 gennaio, alti livelli di POP nel sangue, una classe di elementi chimici che includono molti pesticidi e altre tossine (i cosiddetti inquinanti organici persistenti), sembrano avere un rapporto con l’aumento del rischio di diabete di tipo 2. 171 milioni di persone nel mondo soffrono di insufficienza insulinica, ma se aggiungiamo anche il tipo 1 saliamo fino a 264 milioni; i POP erano stati già legati a problemi come il cancro e difetti di nascita, ma mai prima d’ora al diabete. Uno degli scienziati che ha fatto questo studio, Oliver Jones, ha precisato però che allo stato attuale delle cose il diabete può essere correlato all’alto livello di inquinanti persistenti, ma va ancora approfondita la relazione causa-effetto, necessaria per poter intervenire. Questa malattia, definita una vera e propria epidemia mondiale dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ), costa solo in America qualcosa come 174 miliardi di dollari all’anno: è quindi fondamentale cercare un sistema slegato dall’ereditarietà su cui poter intervenire. [via upi | foto]
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