In un interessante articolo, pubblicato da quattro scienziati inglesi, si troverebbero le evidenze dell’inserimento del cervello -inteso come organo- in alcuni quadri religiosi del rinascimento. L’esempio più eclatante è sicuramente l’affresco di Michelangelo Buonarroti “Creazione di Adamo”, visibile nella famosissima Cappella Sistina in Vaticano. Nell’opera si vede infatti il corpo perfetto di Adamo giacere a terra ancora privo della scintilla della vita, mentre Dio, circondato dagli angeli e avvolto da un mantello rosso, vola nel cielo verso di lui allungando il braccio in modo che le loro dita si tocchino. Guardando meglio la figura di Dio e in particolare la sagoma creata dal mantello si può notare chiaramente il profilo del cervello. Questa ipotesi si avvalora ancora di più se si considera il periodo storico in cui l’opera è stata eseguita: il rinascimento, nel 1511. In quegli anni sempre più scienziati si dedicavano agli studi anatomici del corpo umano: non dimentichiamo Leonardo Da Vinci (1452 – 1519) e successivamente Andrea Vesalio (Andreas van Wessel 1514 – 1564), grande anatomista e medico che scrisse “De humani corporis fabrica” e considerato uno dei testi base della anatomia moderna che si basava sulle tecniche messe a punto da Galeno (131 – 201). Il primo ad accorgersi dell’anatomia del cervello celata nel dipinto di Michelangelo fu FL Mershberger, notando che le figure dietro Dio e il mantello formano una figura corretta e -secondo lui- non casuale. Il motivo di tale scelta da parte di Michelangelo non sarebbe poi tanto nascosto perché a tutt’oggi il dibattito più acceso è proprio il confine tra Evoluzionismo (in questo caso simboleggiato dal cervello) e Creazionismo, di cui l’intero quadro ne è testimone. Dal mio punto di vista non si può affermare con certezza che Michelangelo si sia ispirato all’anatomia del cervello per dipingere Dio, bisogna però prendere atto che la somiglianza casuale o voluta che sia esiste. Vi propongo di seguito una versione del Dio che dà la vita in bianco e nero e la sezione sagittale della corteccia cerebrale realizzata da Henri Gray. Michelangelo Buonarroti Henry Gray
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