Una ricercatrice olandese, Kristina Djanashvili, ha messo appunto un nuovo mezzo di contrasto per la risonanza magnetica. Il nuovo mezzo di contrasto è un composto di fenil boronato e dilantanidi chelati, il ruolo di queste due sostanza è da ricercarsi nella loro natura. La prima è in grado di legarsi chimicamente alle cellule tumorali, grazie alla sua capacità di riconoscere particolari molecole di glucosio che si concentrano sulla superficie delle cellule cancerose. La seconda è in grado invece di interagire con le molecole di idrogeno, ovviamente presente nei tessuti ricchi di acqua, influenzandone i nuclei e colpendoli di modo che rilascino un miglior segnale per la risonanza magnetica. La Djanashvili è stata capece di incorporare all’interno dei liposomi termosensibili il composto in maniera tale che questo venga rilasciato soltanto ad una temperatura di 42°C, ciò apre la strada ad ulteriori ricerche, infatti è possibile controllare la temperatura di una zona particolare e vedere se il liposoma termosensibile ha o no rilasciato le sostanze, questa tecnica potrebbe trovare applicazioni in campo farmacologico, per il rilascio a tempo prolungato in particolari organi, magari anche quelli affetti da patologie. [via medgadget]
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