Arriva dall’oriente e si chiama Klotho. Fino ad oggi era conosciuto come il gene anti-invecchiamento, ma ora si sa che aiuta anche a ridurre la pressione arteriosa e a contrastare le complicazioni derivanti dall’ipertensione. La scoperta di Yuhong Wang e Zhongjie Sun, ricercatori dell’Oklahoma Helath Science Center, è stata pubblicata da Hypertension, la rivista dell’American Heart Association e apre il campo a nuove ricerche per l’ottenimento di nuovi farmaci di facile somministrazione che aiutino la terapia delle patologie associate alla pressione alta. Livelli elevati di pressione sanguigna sono alla base di una serie di problematiche cliniche, come aneurisma arteriosi, infarti, ictus, altre malattie cardiovascolari e insufficienza renale. L’espressione di Klotho in ratti di laboratorio che sviluppano in modo spontaneo ipertensione e danni ai reni ha permesso di ridurre sia i livelli di pressione sanguigna, sia la degenerazione e la dilatazione dei tubuli renali, l’accumulo in questi ultimi di materiale proteico e di collagene e il collasso del glomerulo (una componente fondamentale del rene). Tali effetti sono stati osservati per tutta la durata dell’esperimento, che è proseguito per dodici settimane. “Una singola applicazione ha permesso di ridurre l’ipertensione”, affermano gli autori dello studio. Il gene Klotho è noto dal 1997, quando ricercatori del National Institute of Neuroscience di Kodaira (Giappone) avevano annunciato dalle pagine della prestigiosa rivista Nature le sue proprietà anti-invecchiamento. Una mutazione che ne riduce l’espressione causa, in topo, una sindrome simile al processo di invecchiamento dell’essere umano, comprendente una riduzione della durata della vita, infertilità , arteriosclerosi, problemi della pelle, osteoporosi ed enfisema. Ciò ha portato ad ipotizzare un suo coinvolgimento nei processi che regolano l’invecchiamento e lo sviluppo di malattie nelle patologie correlate all’età . La nuova scoperta mette momentaneamente in ombra questa funzione, aprendo la strada ad applicazioni più immendiate nella terapia dell’ipertensione e delle patologie ad essa correlate. Infatti l’utilizzo di Klotho come farmaco è già stato approvato dalla Food and Drug Administration americana. Wang e Sun hanno ottenuto la somministrazione utilizzando un virus adeno-associato contenente l’intera sequenza codificante del gene, ma sono al lavoro per produrre una forma idrosolubile della proteina da esso codificata che possa essere assunta dai pazienti in una formulazione acquosa. Fonte: Wang Y, Sun Z. Klotho Gene Delivery Prevents the Progression of Spontaneous Hypertension and Renal Damage. Hypertension. 2009 Jul 27
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