Arriva dalla Spagna la conferma che, come sosteneva il filosofo Ludwig Feuerbach, “noi siamo ciò che mangiamo”: in uno studio pubblicato da Archives of General Psychiatry un gruppo di ricercatori, guidati da Almudena Sà¡nchez-Villegas, ha evidenziato che la dieta mediterranea può esercitare un ruolo protettivo contro la depressione. Lo studio ha coinvolto 10.094 individui reclutati a partire dal 1999 fino ad oggi. Ciascun soggetto è stato inizialmente classificato come sano, affetto da una forma di depressione o con terapia antidepressiva in corso. Allo stesso tempo i ricercatori hanno assegnato ogni individuo a una classe di adesione alla dieta mediterranea attraverso la compilazione di un questionario riguardante le abitudini alimentari. Le analisi successive hanno previsto di monitorare i partecipanti per una media di 4,4 anni, durante i quali gli specialisti che hanno effettuato le diagnosi di depressione clinica o di necessità di assunzione di antidepressivi. Sono stati, così, identificati 480 nuovi casi di depressione, ma le persone che avevano seguito la dieta mediterranea avevano il 30% in meno di probabilità di ammalarsi di questa patologia. In particolare, è stata dimostrato un effetto protettivo da parte dell’alto consumo di frutta, noci e legumi e di diete con un buon rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e saturi. Questi risultati confermano le precedenti evidenze secondo cui la dieta mediterranea può ridurre i processi infiammatori, vascolari e metabolici che rendono un individuo a rischio di depressione. “L’elemento interessante di questo studio è che dimostra che è l’intera dieta, non un singolo alimento, a contribuire a migliorare il nostro stato di salute. Ciascun buon alimento in una buona dieta aiuta l’altro nelle sue azioni benefiche e nella la dieta mediterranea gli alimenti si fanno forza tra loro”, ha commentato Stefania Ruggeri, ricercatrice e nutrizionista presso l’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) di Roma, che ha aggiunto: “Tutto ciò andrebbe però oggi ricordato anche agli Italiani, che sembrano aver dimenticato la loro mediterreanità ”. Fonte: Sà¡nchez-Villegas A. et al, Association of the Mediterranean Dietary Pattern With the Incidence of Depression. Arch Gen Psychiatry. 2009;66(10):1090-1098.
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