Cellule della ghia di Muller per ricostruire la retina

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Tag: #danni alla retina #ghia di muller #occhi #retina
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La retina è uno strato di tessuto posto sotto la membrana corioidea, grazie ai fotorecettori è in grado di trasdurre l’energia luminosa in potenziali d’azione, che giungono al nervo ottico e ai centri della visione siti nel cervello, il suo ruolo è quindi fondamentale per la vista. Alcuni studi avevano dimostrato che mettendo in un terreno di coltura alcune cellule della retina murina queste tendevano a proliferare, la cosa ha subito stuzzicato la mente dei ricercatori dell’Università  di Washington che hanno visto tale scoperta come lo stadio iniziale per poter mettere appunto qualche terapia di ricostruzione naturale della retina. L’analisi del comportamento riproduttivo delle cellule della ghia di Muller, ha messo in evidenza che gli animali a sangue freddo riescono a ricostruire la propria retina anche in erà  avanzata, mentre nella gran parte degli animali a sangue caldo, tra cui l’uomo, dopo una certa età  questo non è possibile. Il meccanismo di rigenerazione è indotto da alcuni fattori specifici tra cui: il fibroblast growth factor 1, spesso ricombinato con l’insulina, o dal epidermal growth factor. Questi fattori sono in grado di stimolare le cellule della ghia di Muller alla duplicazione, a partire dalla cellula progenitrice si possono infatti creare delle cellule specializzate. Considerando che anche nell’uomo sono presenti queste cellule, la scoperta apre la strada allo studio e alla sperimentazione di nuovi meccanismi terapeutici per la cura e la ricostruzione naturale della retina umana, non resta che attendere. [fonte MolecularLab | foto wellcome]

Publicato: 2009-01-19Da: Marketing

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