Melanoma cutaneo, è tutta colpa del sole? Lo studio del dottor Simone Mocellin, ricercatore del Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche dell’Università di Padova, pubblicato sulla prestigiosa rivista «Cancer» dimostra invece come vi sia per oltre il 9% dei casi di melanoma una corrispondenza diretta tra un particolare polimorfismo del gene per il recettore della vitamina D e l’insorgenza del melanoma. Di ogni gene esistono diverse varianti. Per questo studio, condotto con il metodo statistico della metanalisi, ovvero dell’analisi in contemporanea di più studi svolti su quello stesso ambito di ricerca, il dottor Mocellin ha preso in esame 5 varianti del recettore della vitamina D (Vitamin D Receptor, VDR), e ha dimostrato come il polimorfismo Bsml sia responsabile del 9,2% dei casi di melanoma cutaneo. Un dato che tiene conto dell’incidenza del melanoma nella popolazione caucasica e della frequenza di quel determinato polimorfismo nella stessa popolazione. «Certo il fattore ambientale più a rischio per lo sviluppo del melanoma – sottolinea il dottor Mocellin – resta la scottatura solare. Ma, poiché l’esposizione al sole attiva la vitamina D, se questa avviene senza scottature, risulta addirittura protettiva nei confronti del melanoma». Allo stato attuale è possibile identificare la popolazione portatrice del polimorfismo Bsml solo attraverso sofisticate analisi in laboratori attrezzati per sequenziare il DNA, per cui un test genetico di screening della popolazione generale non è ancora ipotizzabile. [via UniPd | immagine wikipedia]
Potrebbe interessarti
Proiettili sonori per colpire il cancro
Arriva dalla California, ma da nomi che rievocano l’Italia, la nuova speranza per il trattamento del cancro. Alessandro Spadoni e Chiara Daraio, ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena, hanno messo a punto un sistema di lenti acustiche non lineari in grado di produrre impulsi sonori compatti che potrebbe essere utilizzato per produrre un… Continua a leggere Proiettili sonori per colpire il cancro
Un frutto per combattere il cancro al seno
L’estratto di bitter melon (Momordica charantia), un vegetale molto diffuso in India e Cina sembrerebbe in grado di favorire la morte delle cellule di cancro della mammella e di prevenirne la proliferazione. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori americani capitanati Ratna Ray, professore presso il dipartimento di Patologia dell’Università di Saint Louis.
Neuroblastoma, novità dalla ricerca
[Neuroblastoma – foto al microscopio del Dr. Maria Tsokos, National Cancer Institute] Il Neuroblastoma è uno dei tumori del sistema nervoso più diffusi in età pediatrica, è la causa del 15% delle morti oncologiche infantili, purtroppo chi è colpito dal neuroblastoma IV stadio ha pochissime probabilità di sopravvivenza che si aggirano attorno al 20%. Le… Continua a leggere Neuroblastoma, novità dalla ricerca
Laringe artificiale per tornare a parlare
Grazie a un touch sensors la CompleteSpeech (Orem, Utah) ha realizzato un dispositivo, soprannominato Palatometer (in italiano potrebbe essere chiamato “Palatometro“) in grado di “percepire” il contatto della lingua sul palato durante la parlata. Il dispositivo è stato progettato espressamente per le persone mute o con difficoltà nel parlare per ridarle nuova voce. Solo negli… Continua a leggere Laringe artificiale per tornare a parlare