Altro che ansia o stress da prestazione: l’eiaculazione precoce è una questione di geni che non fanno il loro dovere. Più scientificamente: esiste un gene che garantisce la produzione di un certo ormone, chiamato serotonina, che a sua volta assicura ai maschi la giusta durata del rapporto sessuale; se però questo gene è presente in una forma variata e lavora poco, nasce il problema. Chi ha la variante sbagliata eiacula due volte più rapidamente di chi non ce l’ha. Però chi ce l’ha ha altri vantaggi: essendo un tipo «rapido» e con i riflessi pronti, può essere un eccellente tennista o un abile giocatore di videogame. La ricerca, pubblicata sul Journal of Sexual Medicine, è stata condotta su 200 olandesi, 89 dei quali lamentavano una cosiddetta eiaculazione precoce primaria: soffrivano cioè di questo disturbo fin dal primo rapporto sessuale. Alle loro partner abituali è stato allora chiesto di «cronometrare» per un mese di fila, durante il rapporto sessuale, il tempo impiegato prima di arrivare all’eiaculazione. I ricercatori, guidati da Marcel Waldinger dell’Università di Utrecht, hanno poi confrontato i dati con quelli di uomini che invece non soffrivano di questo problema e hanno osservato, grazie a una serie di indagini, che gli uomini con eiaculazione precoce mostravano una bassa attività della serotonina nell’area cerebrale che controlla l’eiaculazione e che i segnali nervosi non venivano correttamente trasmessi al cervello. Cure, a questo punto. Se c’entra un gene, qualcuno potrebbe pensare a una terapia genica che però appare un po’ complessa. Meglio forse ricorrere a qualcosa che aumenti i livelli di serotonina, tipo farmaci che prolunghino l’azione di questo ormone. A tutt’ora non esistono in commercio medicine in grado di curare questo disturbo. Qualche tempo fa la rivista The Lancet ha riportato uno studio che valutava gli effetti di una sostanza, la dapoxetina, e concludeva che questa molecola poteva aumentare la durata media del rapporto da meno di un minuto a tre minuti e 19 secondi, ma a tutt’oggi il farmaco non è ancora stato registrato in alcun Paese del mondo. Rimangono spray ritardanti, ampiamente pubblicizzati su Internet, ma di dubbia efficacia.
Potrebbe interessarti
Ansia KO: all’esame pensa l’iPhone
Niente più ansia da prestazione scolastica con “Esame Ok”, la nuova applicazione per iPhone e iPod Touch che permette di prepararsi al meglio e a gestire la paura che gli esami possano andare male. Ideata da Giuseppe Riva e Andrea Gaggioli, docenti di psicologia e nuove tecnologie della comunicazione dell’Università Cattolica di Milano, l’applicazione è… Continua a leggere Ansia KO: all’esame pensa l’iPhone
Il segreto del placebo
Uno dei misteri che la medicina non è ancora riuscita a spiegare è l’effetto placebo. Attualmente si ritiene che la spiegazione più probabile sia legata a un fenomeno psicologico, ma uno studio dell’università di Uppsala (www.uu.se), in Svezia, pubblicato sulla rivista New Scientists ha risolto l’enigma: il segreto è in un gene. Il triptofano idrossilasi-2,… Continua a leggere Il segreto del placebo
Pillola contro l’eiaculazione precoce
Questo tipo di disturbo colpisce oltre 4 milioni di italiani. La Fda Usa ha approvato un nuovo farmaco a base di dapoxetina, che può essere preso da uno a 3 ore prima del rapporto. Dopo le pillole dell’amore e contro il calo del desiderio, ecco un altro farmaco per chi ha problemi sotto le lenzuola.… Continua a leggere Pillola contro l’eiaculazione precoce
Mutazione regola risposta all’insulina
Identificata una variazione genetica che influisce sulla risposta dei diabetici all’ormone insulina. Nelle persone con il diabete di tipo 2, infatti, certe mutazioni possono impedire al corpo di utilizzare l’insulina necessaria alla sopravvivenza. Questa scoperta potra’ aiutare gli scienziati a sviluppare nuove terapie per combattere la malattia. Sono state identificate nel passato numerose mutazioni genetiche… Continua a leggere Mutazione regola risposta all’insulina
Tradimento: tutta questione di ormoni
Le donne che producono più estradiolo sono più propense al tradimento. Ma che cos’è l’estradiolo? L’estradiolo è un estrogeno, un ormone sessuale femminile che dà a ciascuna di noi le caratteristiche tipiche femminili: genitali femminili, seno, eccetera. Ma secondo un recente studio pubblicato sul Royal Society’s Journal Biology Letters, l’estradiolo sarebbe anche la causa del… Continua a leggere Tradimento: tutta questione di ormoni