Frequenze corticotalamiche

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Tag: #cervello #coma #corteccia cerebrale #Deep Brain Stimulation #depressione #EEG #epilessia #Neurochirurgia #neurostimolazione #schizofrenia
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Gli ultimi studi sulla corteccia cerebrale, hanno permesso di riuscire a capire le associazioni corticali, di poter operare in awake surgery, di lesionare in maniera minore il tessuto nervoso durante gli interventi di neurochirurgia. La mappatura cerebrale ha permesso di capire moltissime cose sul comportmento dell’uomo e sulle scelte sollecitate a determinati stimoli. Uno studio pubblicato su The Journal of Neuroscience, prestigiosa rivista scientifica internazionale, intitolato “Natural frequencies of human corticothalamic circuits” ha permesso di scoprire come aree diverse della corteccia cerebrale umana oscillano secondo frequenze preferenziali quando direttamente perturbate. Per lo studio è stata utilizzata, come neurostimolazione, una combinazione di Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una tecnica che permette di eccitare in maniera non invasiva i neuroni corticali, e di elettroencefalografia ad alta densità  (hd-EEG). Partendo dal presupposto che in soggetti sani le aree corticali diverse sono “intonate” secondo ritmi EEG diversi. Quando direttamente perturbate le aree tendono a generare oscillazioni nello specifico:

  • corteccia occipitale nella banda alfa (8-12 Hz)
  • corteccia parietale nella banda beta (13-20 Hz)
  • corteccia frontale nella banda beta/gamma (21-50 Hz)

Questa metodica permette di esplorare direttamente le proprietà  elettrofisiologiche di diverse aree della corteccia cerebrale umana, proprietà  altrimenti insondabili con altre tecniche. Sarà  possibile individuare direttamente quali sono le corde “stonate” nel cervello di pazienti affetti da diverse condizioni patologiche neurologiche e psichiatriche come la depressione, la schizofrenia, l´epilessia e il coma.

Publicato: 2009-07-02Da: Marketing

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