Due gemelle di dieci anni, Angie e Nellie Dalomba, hanno ricevuto qualche giorno fa, per la prima volta in assoluto, un trapianto di rene dallo stesso giovane donatore, morto per trauma. Due squadre composte da un totale di trenta medici hanno operato le due pazienti al Children’s Memorial Hospital di Chicago in contemporanea; il Dr. Riccardo Superina ha commentato positivamente l’accaduto, spiegando che nel settore dei trapianti c’è una concorrenza elevatissima, anche a causa delle lunghissime liste d’attesa: se si fosse applicato in modo standard il regolamento, solo una delle due bambine avrebbe ottenuto il rene in dono, perché l’altro sarebbe stato spedito ad un altro paziente. L’eccezione è sorta perché sarebbe stata certamente un’impresa impossibile per la madre veder tornare alla vita una figlia, lasciando l’altra in balia delle dialisi; inoltre, sorgeva il dubbio anche su chi operare (e quindi prediligere), visto che la compatibilità era -ovviamente- totale in entrambe. La madre delle bambine, alla fine della storia -conclusasi positivamente-, si è detta certa che questo aiuterà molto gli americani (e, aggiungerei, anche noi europei) a comprendere maggiormente l’importanza di accettare di donare gli organi. [via msnbc]
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