A Kyoto (Giappone) hanno creato un robot comandato da una scimmia mentre percorre una pedana mobile. Il neuroscenziato Miguel A. L. Nicolelis della Duke University afferma che si tratta della prima volta al mondo che segnali provenienti dal cervello di un animale sono stati impiegati per far muovere un robot. E non è finita qui: la scimmia infatti si trovava nei laboratori della Duke University e gli impulsi elettrici nel cervello sono stati trasmessi al robot con una connessione a internet veloce. Gli elettrodi per rilevare l’attività cerebrale sono stati impiantati nell’area conosciuta per essere il controllo dell’attività delle gambe, misurando quindi 250-300 terminazioni nervose. Il robot, conosciuto con il nome di CB (acronino di Computational Brain, cervello computazionale), è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Japan Science and Technology Agency e la Duke University. «Un giorno un’applicazione simile potrebbe aiutare persone paralizzate a svolgere normali funzioni» continua Nicolelis «abbiamo anche dimostrato come sia possibile prendere segnali da ogni parte del mondo nella stessa scala temporale con cui lavorano i sistemi biologici». In questa occasione l’elemento di studio era un robot, ma in futuro potrebbe trattarsi di un macchinario della sala operatoria, piuttosto di un qualsiasi altro dispositivo comandato a distanza per un certo fine. «Il corpo non ha il monopolio per l’attuazione dei desideri del cervello», così ha concluso il professor Nicolelis. [Grazie a Lorenzo]
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