Revlimid (lenalidomide), già approvato dalla EMEA, è impiegato nella cura della seconda neoplasia del sangue più diffusa al mondo, con oltre 1 milione di persone colpite. Il principio attivo di Revlimid è il lenalidomide per il trattamento del Mieloma Multiplo, recidivo o refrattario, in combinazione con desametasone. Revlimid (lenalidomide) è un farmaco immunomodulante capace di agire in base a esclusivi meccanismi multipli che influiscono non solo sulle cellule tumorali ma anche sul microambiente che le circonda. Il Mieloma multiplo, noto anche come malattia di Kahler-Bozzolo è una tipologia di cancro delle Plasmacellule, ovvero quelle cellule appartenenti al sistema immunitario presenti nel midollo osseo che hanno la funzione di produrre anticorpi. Il mieloma multiplo viene considerata una malattia incurabile, che però può essere fronteggiata con terapie a base di steroidi, chemioterapia, talidomide e trapianto di cellule staminali. Qualche giorno fa l’agenzia del farmaco italiana ha diffuso una importante nota informativa che vi ripropongo: Revlimid, in associazione con desametasone, è indicato per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo sottoposti ad almeno una precedente terapia. L’utilizzo clinico di Revlimid è subordinato alla consapevolezza di alcune importanti informazioni di sicurezza e all’attuazione di uno specifico programma per la minimizzazione dei rischi. Tra i rischi maggiormente rilevanti, identificati o potenziali, ci sono: mileosoppressione, tromboembolia venosa, neutropenia, neuropatia periferica, ipotiroidismo ed insufficienza renale. In particolare, essendo il principio attivo lenalidomide un analogo strutturale della talidomide, e non potendosi escludere un suo potenziale effetto teratogeno, Revlimid è controindicato in gravidanza e nelle donne potenzialmente fertili, a meno che non siano state attuate tutte le misure previste da un apposito Programma di Prevenzione della Gravidanza. [maggiori informazioni]
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