Senza foto tangibili sarebbe impensabile credere alla storia di Rao Jiacang, un uomo che fino ad oggi ha vissuto grazie non tanto alle sigarette, ma alle scatole che comunemente le contengono. Dopo aver subito un intervento chirurgico in sede cardiaca ben dieci anni fa, l’indigenza lo ha portato a non poter finire in tutti i suoi aspetti l’operazione: i medici asportarono parte di un polmone intaccato da un tumore e non intervennero per suturare la ferita, perché Jiacang non aveva disponibilità completa di soldi. La cosa straordinaria è che, grazie a un ricambio costante dei pacchetti di sigarette (ovviamente avvolti in garze sterili), ad oggi l’uomo ha un foro sul petto che, permette di vedere addirittura il cuore in funzione. Tra l’altro questo è possibile perché il suo cuore è leggermente spostato a destra e non sta completamente in sede corretta (questo accade in un caso ogni 8000). Le immagini sono effettivamente forti, ma senza queste probabilmente nessuno mai crederebbe ad una storia simile che dovrebbe farci comunque riflettere sulla nostra sanità italiana: avrà sì problemi e casi da denuncia penale, ma nel suo complesso salva sempre il paziente senza chiedere prima assicurazioni o carte di credito. [via metro]
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