Roma, capitale di Italia, si è aggiudicata con i suoi 136 casi di influenza A, il primato italiano di contagi. La colpa potrebbe essere attribuita al turismo, un crogiolo di persone che vanno e vengono all’estero e dall’estero e che fanno tappa per un motivo o per un altro a Roma. I medici sembrano essere abbastanza tranquilli, in Italia, infatti sarebbe arrivato un virus meno potente e le terapie sono abbastanza soddisfacenti, la gran parte dei pazienti riesce a guarire stando in isolamento a casa propria seguendo una terapia farmacolagica a base di antivirali. Sono davvero pochi i casi che presentano complicanze e per questi è previsto un ricovero ospedaliero, la polmonite, una delle più comuni conseguenze dell’influenza, ha colpito a Roma una decina di persone, tenute sotto osservazione in ospedale e in via di guarigione. Che dire?In Italia, dove per ora non c’è stata nessuna morte per influenza A, la situazione è sotto controllo, tuttavia è previsto per questo inverno un picco di contagi, contagi che potrebbero avvenire stando a contatto con persone malate, un contagio nazionale tra persone che frequentano gli stessi locali, gli stessi uffici e via discorrendo, così come è accaduto a qualche cittadino romano. L’unica via resta il vaccino, non ancora pronto e che presto invaderà i banchi delle farmacie. Per ora l’unica cosa da fare è recarsi in ospedale qualora ve ne fosse necessità effettiva, l’influenza è diagnosticabile tramite analisi e in attesa del responso è obbligatorio un isolamento forzato, potrebbe evitare il contagio anche una buona igiene, il lavarsi le mani spesso e magari evitare di andare all’estero. [Foto Eneas De Troya | Wikipedia]
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