Il cellulare nato per fare telefonare ovunque, evolutosi in macchina fotografica e anche in lettore MP3, oggi entra a pieno diritto nel mondo della medicina. Arriva infatti dall’America un gadget da cellulare, chiamato CellScope che funziona come un microscopio a fluorescenza. Il dispostitivo permette di avere immagini dettagliate di campioni di sangue, in modo da identificare marker di malattie grazie al loro colore. Secondo David Breslaure dell’University of California a Berkeley, l’innovazione consiste nel fatto che “abbiamo integrato il microscopio speciale in un telefonino portatile con telecamera da 3.2 megapixel”. Il gadget è dotato anche di un sistema per sorreggere i vetrini con campioni di sangue da analizzare. Grazie all’impiego di filtri ottici e a speciali diodi che emettono la luce, il dispositivo secondo gli inventori rappresenterà una sorta di mini-clinica portatile. In particolare CellScope è capace di rilevare molecole spia come i batteri segno della tubercolosi, sfruttando l’effetto fluorescente che li rende riconoscibili se illuminati in un certo modo. La tubercolosi è una patologia particolarmente diffusa nel mondo, ne soffre circa un terzo della popolazione mondiale. Essa è dovuta ad alcuni micobatteri (in particolare dal Mycobacterium tubercolosis, chiamato anche Bacillo di Koch) che di solito sono difficili da coltivare, per questo diagnosticarla diventa molto complesso. Una completa valutazione medica della TBC dovrebbe comprendere anche la storia medica del paziente, una lastra a raggi X del torace (la patologia attacca comunemente i polmoni), e un esame medico. Nei paesi poveri la possibilità di effettuare questi test costosi limita la diagnosi, e quindi la possibile cura, ad un numero estremamente limitato di persone. Per questo diagnosi più rapide ed economiche sono particolarmente importanti nei paesi in via di sviluppo, diagnosi che potrebbe essere fornita proprio dal CellScope come dichiarano gli inventori americani su “Plos One”. [maggiori informazioni]
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