Arriva dalla California, ma da nomi che rievocano l’Italia, la nuova speranza per il trattamento del cancro. Alessandro Spadoni e Chiara Daraio, ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena, hanno messo a punto un sistema di lenti acustiche non lineari in grado di produrre impulsi sonori compatti che potrebbe essere utilizzato per produrre un bisturi sonico. Secondo lo studio, pubblicato dalla rivista Pnas-Proceedings of the National Academy of Sciences, questo strumento è in grado di concentrare il suono in impulsi ad alta energia, generando dei proiettili sonori utili per la cura dei tumori. Fino ad oggi le lenti acustiche hanno trovato applicazione in settori completamente diversi: dai sistemi di difesa alle strumentazioni per rilevare danni nei materiali. Per quanto riguarda la medicina, vengono utilizzati nel campo della diagnostica per immagini e in chirurgia. Il limite di questa tecnologia è sempre stata un’insufficiente focalizzazione, ma Spadoni e Daraio hanno sorpassato questo problema creando una lente nonlineare e sintonizzabile, formata da una serie di catene granulari. Questa nuova tecnologia permette di regolare l’ampiezza, la dimensione e la localizzazione dell’impulso sonoro, che agisce come un vero e proprio proiettile sia in mezzi solidi, sia nei fludi. Le simulazioni teoriche sono state confermate dai dati sperimentali. Ora i ricercatori pensano alle possibili applicazioni, fra cui la generazione di strumenti meno invasivi per la cura del cancro: “Le lenti acustiche come quelle che abbiamo ideato dimostrano di avere impatto in una vasta gamma di dispositivi biomedicali e potranno essere usati per la realizzazione di bisturi non invasivi di precisione per il trattamento dei tumori”. Fonte: Alessandro Spadoni and Chiara Daraio, Generation and control of sound bullets with a nonlinear acoustic lens. Published online before print April 5, 2010, doi: 10.1073/pnas.1001514107 Link immagine: http://gallery.photo.net/photo/6768597-lg.jpg
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