Il tumore dell’ovaio sfugge al check point
Il tumore dell’ovaio è uno dei più terribili: la diagnosi ritardata, quando la malattia è già in fase avanzata, causa la morte di 7 donne su 10. Questo tumore rimane praticamente invisibile al sistema immunitario per parecchio tempo, tanto da avere il tempo di espandersi indisturbato.
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Ecoendoscopia ai polmoni
Anno II, numero IV Scarica il PDF a colori » Scarica il PDF in bianco e nero » In questo numero: Novità tumore alla prostata Esame non invasivo ai polmoni – ecoendoscopia Mangiare di meno e ricordare di più Farmaci contro il Parkinson responsabili di disturbi ossessivo-compulsivi UROsphere Yaz, la nuova pillola contraccettiva in arrivo… Continua a leggere Ecoendoscopia ai polmoni
Novità tumore alla prostata
Fare l’amore è bello e spesso anche salutare, ma l’eccesso si sa non porta mai buone cose. Uno studio portato a termine da alcuni ricercatori inglesi ha evidenziato che l’insorgenza del tumore alla prostata è connessa all’attività sessuale che si ha tra i 20 e i 30 anni. Ottocentonove uomini, 400 malati e 409 sani,… Continua a leggere Novità tumore alla prostata
Esame non invasivo ai polmoni – ecoendoscopia
Nei giorni scorsi a Forlì il prof. Klaus Rabe, uno dei più noti pneumologi europei, ha presentato l’ecoendoscopio per indagini non invasive ai polmoni. Il quarto giorno del primo corso residenziale sul mediastino (Forlì dal 26 al 29 gennaio), ha ospitato il noto prof.Klaus Rabe, direttore del Dipartimento di Medicina Interna dell’Ospedale universitario di Leiden (Olanda).… Continua a leggere Esame non invasivo ai polmoni – ecoendoscopia
Mangiare di meno e ricordare di più
Sulla rivista “Proceedings of National Academy of Sciences” è stato pubblicato uno studio portato a termine da un gruppo di ricercatori tedeschi, mangiare di meno e in maniera più regolare contribuirebbe a prevenire disturbi della memoria e addirittura il morbo d’Alzheimer. Se negli anni passati la sperimentanzione era avvenuta sugli animali da laboratorio che erano… Continua a leggere Mangiare di meno e ricordare di più
I serbatoi dell’HIV
La maggior parte dell’HIV presente nel sangue sembra provenire da cellule del sistema immunitario, chiamate “linfociti T memoria”, infettate dal virus. Queste cellule, sulla cui superficie sono presenti frammenti di HIV, in genere muoiono a causa dell’infezione stessa, o perchè colpite dall’attacco immunitario diretto contro questi frammenti.
I bersagli per i farmaci HIV
I trattamenti farmacologici attuali sono in grado di sopprimere drasticamente l’HIV nei pazienti, ma nessuno di questi trattamenti è in grado di eliminare del tutto il virus. Per sradicare l’HIV dalle persone infette, i ricercatori devono scoprire dove si nasconde il virus e come colpirlo all’interno dei suoi nascondigli. Recenti risultati hanno identificato alcuni dei… Continua a leggere I bersagli per i farmaci HIV
HIV: neue Therapiestrategien
Um HIV aus dem Körper zu eliminieren, müssten zumindest infizierte, ruhende T- Zellen dazu gezwungen werden, virale Proteine zu produzieren. Dies würde zur Zerstörung dieser Zellen führen, die dann von Medikamenten angegriffen würden, die die Ausbreitung des Virus von einer Zelle zur anderen blockieren. Neue Daten deuten darauf hin, dass eine Intensivierung der Kontrolle der… Continua a leggere HIV: neue Therapiestrategien