I ricercatori dell’Istituto per le cellule staminali in Massachusetts hanno reso noto di aver scoperto un sistema per riprogrammare le cellule dell’epidermide in staminali, semplicemente “spruzzandole” con determinate sostanze chimiche e trasformandole in cellule pluripotenti IPS (induced pluripotent stem cells). «Questo studio dimostra come sia possibile riprogrammare le cellule usando componenti chimiche, invece di geni o virus», ha afermato il dottor Doug Melton, direttore dello studio pubblicato sulla rivista “Nature Biotechnology”. Negli ultimi anni diverse équipe di ricercatori sono riuscite a produrre cellule staminali pluripotenti, ma generalmente venivano utilizzati retrovirus, che integrano il loro materiale genetico in quello delle cellule infettate, ma con potenziali effetti dannosi. Il passo successivo è stato quello di utilizzare degli adenovirus, ma la tecnica si è subito rivelata poco proficua. La scorsa settimana, infine, il giapponese Shinya Yamanaka, dell’università di Kyoto, ha prodotto cellule pluripotenti nei topi usando plasmidi, piccoli filamenti circolari di DNA superavvolto a doppia elica, presenti nel citoplasma e distinguibili dal cromosoma batterico per le loro dimensioni ridotte, per riorganizzare le cellule. La dottoressa Huangfu, autrice della scoperta, ha spiegato che l’acido valproico (farmaco spesso usato come anticonvulsante) può evidenziare la cromatina, la struttura fisica dei cromosomi, consentendo di alterare il DNA più agevolmente. «Servono due tipi di sostanze chimiche, una per allentare la struttura della cromatina e l’altra per riprogrammarla – ha spiegato. – Stiamo cercando quest’ultima, e pensiamo che prima o poi si riuscirà a trovarla».
Potrebbe interessarti
Nuova tecnica per produrre cellule staminali
Un team dell’HSCI (Harvard Stem Cell Institute) ha messo a punto una nuova tecnica per produrre cellule staminali pluripotenti (iPs, induced pluripotent stem), in grado di essere impiantate nei pazienti per risolvere problematiche congenite che al momento non trovano cura. La ricerca, pubblicata su Science, porta la firma di Konrad Hochedlinger, in foto, e di… Continua a leggere Nuova tecnica per produrre cellule staminali
Cellule staminali della placenta: una miniera inutilizzata
La placenta, secondo le ultimissime ricerche, risulta più ricca di cellule staminali rispetto al sangue del cordone ombelicale, tuttavia nella maggioranza dei parti viene eliminata senza poter attingere a quella riserva così preziosa per la ricerca e per le terapie. L’equipe dell’Ospedale Pediatrico di Oackland, in California, ha scoperto nel 2009 che la placenta contiene… Continua a leggere Cellule staminali della placenta: una miniera inutilizzata
Riparazione del midollo spinale
Nel sangue esistono cellule in grado di riparare, o per lo meno di limitare, i danni di un trauma al midollo spinale. La scoperta, pubblicata su Plos Medicine e per ora dimostrata solo sui topi, arriva dai ricercatori del Weizmann Institute of Science di Rehovot in Israele e dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano.… Continua a leggere Riparazione del midollo spinale
La terapia contro il cancro che viene dalle nostre cellule
La nuova speranza nella terapia contro il cancro viene dalle nostre stesse cellule e si chiama Par-4. In uno studio pubblicato da Cell, ricercatori dell’Università del Kentucky, guidati da Vivek Ragnekar, hanno dimostrato che questa proteina può uccidere le cellule cancerose senza danneggiare quelle sane. L’attività antitumorale di Par-4 era già nota, ma fino ad… Continua a leggere La terapia contro il cancro che viene dalle nostre cellule
Nanoparticelle contro le cellule tumorali
In alternativa ai farmaci per il cancro usati fino ad oggi, che colpiscono indiscriminatamente sia le cellule sane sia le cellule malate, un gruppo di ricercatori australiani ha messo appunto delle nanoparticelle per somministrare gli agenti terapeutici esclusivamente alle cellule cancerose. La nuova tecnica, sperimentata sui topi e pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, sfrutta delle… Continua a leggere Nanoparticelle contro le cellule tumorali