I ricercatori della Genentech hanno usato con successo una singola cellula staminale per far crescere ghiandole della prostata in un topo. Questa scoperta potrebbe rivelarsi molto importante per lo studio dei tumori alla prostata che colpisce un uomo ogni sei. Le staminali sono caratterizzate dalla presenza di diverse proteine sulla superficie esterna. Tre marcatori erano stati precedentemente associati con le cellule staminali della prostata; i ricercatori hanno scoperto un nuovo marcatore, il CD117, che ha permesso loro di isolare singole cellule staminali dalle ghiandole di topi adulti. Per aver la certezza di essere riusciti a ottenere staminali, le hanno trapiantate nei reni di topi adulti. Nelle otto settimane successive, i ricercatori hanno osservato la formazione di tessuto dalle caratteristiche tipiche di quello prostatico. Con le staminali della prostata, gli scienziati potranno studiare il loro ruolo nello sviluppo del tessuto, in accordo con quanto affermato da Leisa Johnson, una biologa molecolare al Genentech di San Francisco (California) e co-autrice dello studio pubblicato su Nature. Conseguenza diretta della scoperta del nuovo marker sarà l’analisi delle staminali e cellule tumorali, per determinare se queste ultime contribuiscano materialmente allo sviluppo del tumore maligno. «Se il marker CD117 si dovesse rivelare associato alla presenza di tumore, potrebbe diventare l’obiettivo da colpire con le cure» ha conluso Leisa. [via sciam | foto wellcome images]
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