Come pattuito con tutti voi lettori ho inviato a Beike le domande pervenute alla redazione tramite i commenti e le email. Qui di seguito trovate le risposte, come in una vera intervista, al signor Andrea Mazzoleni, che cercherà di illustrare il loro trattamento a base di cellule staminali. – È possibile avere un po’ di chiarezza su questa società (sede, CdA, etc.) che si offre come intermediario tra noi e la Cina? Altrimenti si aggiungono solo dubbi ai già moltissimi dubbi. La Beike Europe SA ha sede a Lugano in viale dei Faggi 20 ed è regolarmente iscritta al Registro di Commercio dove si possono visionare da Internet tutti i dati relativi alla stessa. – Visto che sono molti a non credere a questo business, perché non fate una sorta di condizione “soddisfatti o rimborsati”? Non credo che esista al mondo un qualsiasi trattamento sanitario che preveda una formula del genere, anzi ultimamente per ogni trattamento vengono richieste firme su firme al paziente per scaricare le responsabilità . D’altronde non stiamo vendendo elettrodomestici. D’altra parte possiamo dire che nell’ipotesi peggiore in assoluto la cura non funziona: il che significa che non si assiste ad alcun miglioramento, nemmeno minimo. Questo capita in una percentuale ridotta di casi: ad esempio su 150 bambini trattati per varie patologie, solo 4 (quattro) non hanno fatto progressi. Ma in ogni caso, a differenza di quanto affermano alcune fonti, le staminali non possono peggiorare le condizioni del paziente. – Si può avere un dettaglio dei costi chiaro con tutte le variabili del caso? Tutti i costi e le prestazioni sono dettagliatamente elencati sul nostro sito www.beike.ch – Perché ci sono casi non trattabili e quali possono essere le motivazioni che portano all’impossibilità di ricevere il trattamento a base di staminali? Più che impossibilità esistono delle controindicazioni legate allo stato generale del paziente, alla presenza di tumori, di allergie, di respirazione assistita, di pacemaker e di infezioni gravi pregresse. – Quali procedure, esami diagnostici e certificati deve eseguire un paziente prima di accedere al trattamento? A seconda dei casi basta un rapporto generale sullo stato del paziente, l’ultima RMN e rispondere alle domande del formulario di prenotazione. Nei casi dubbi, su indicazione del nostro staff medico che decide l’ammissione richiediamo ulteriori informazioni od esami specialistici. – Un paziente giudicato idoneo al trattamento quanto tempo deve attendere mediamente, c’è una lista d’attesa? E in caso di urgenze? Solitamente entro 2 o tre mesi è possibile confermare il trattamento. Dipende dai posti in Ospedale disponibili. In caso di vera urgenza cerchiamo di trovare la migliore soluzione possibile. – Quali sono gli standard di sicurezza adottati in Cina per il trattamento delle staminali? Ci si può fidare? Ho già risposto nell’intervista precedente sui criteri di sicurezza adottati dalla Beike nella coltivazione delle cellule. Il trattamento è comunque eseguito in Ospedali di eccellenza. Ad. es. il Piyavate è certificato secondo i criteri internazionali. – Si possono avere delle foto dei luoghi in cui si verrà ospitati e soprattutto dei laboratori dove vengono effettivamente lavorate le cellule staminali? Per quanto riguarda gli ospedali sono visibili sul nostro sito. Attualmente utilizziamo il Piyavate Hospital. Fondato nel 1993, l’ospedale Piyavate è uno dei più importanti a Bangkok nelle strutture mediche private. Con il suo personale medico altamente qualificato (American Board Certified) e con la tecnologia sofisticata delle sue apparecchiature mediche è in grado di offrire dei servizi medici completi in un ambiente attento e amichevole. Ai pazienti viene offerta una vasta gamma di consultazioni e trattamenti in tutti i campi della medicina oltre ad un efficiente personale multilingue del servizio clienti che è a disposizione 24 ore su 24 per tutte le necessità dei pazienti e delle loro famiglie. Situato sulla Rama IX Road, nel centro-ovest di Bangkok , in un moderno edificio di 27 piani, l’ospedale dista meno di un chilometro dalla Mass Rapid Transit (MRT) e dalla Bangkok Mass Transit System (BTS). È facilmente raggiungibile da qualsiasi parte della città , così come dal nuovo aeroporto internazionale Suvarnabhumi. Di seguito potete vedere la Sede di Shenzhen e alcune foto dei Laboratori.
– Per quale ragione delle iniezioni di staminali nel sangue dovrebbero andare a “sistemare” le zone lesionate? Non dovrebbero perlomeno essere effettuate direttamente in loco? Le cellule staminali sono cellule il cui destino non è ancora “deciso”, possono originare vari tipi di cellule diverse, attraverso un processo denominato di differenziazione. Le cellule comunicano fra loro mediante segnali chimici, scambiandosi informazioni e istruzioni. Sono proprio questi segnali chimici a dire ad una cellula staminale quando attivarsi: vengono prodotti dalle cellule vicine durante lo sviluppo o dal rilascio di sostanze dovute al danneggiamento o alla mancanza di determinate cellule. Identificare le istruzioni per le cellule staminali è uno dei punti chiave della ricerca per riprodurre in laboratorio questi meccanismi. In questo modo si potranno in futuro ottenere in vitro dei tessuti per il trapianto, o, addirittura, sfruttare queste molecole per terapie da somministrare nell’uomo per stimolare la crescita controllata di un organo danneggiato. Sono obbiettivi ancora lontani da raggiungere, ma le conoscenze attuali ci fanno pensare che non sia fantascienza. Vari esperimenti dimostrano comunque che le cellule staminali cordonali sono più potenti e con un tempo più breve di raddoppio in coltura. Gli scienziati della Beike Biotechnology Co, Ltd postulano che l’effetto benefico del trattamento possa essere anche mediato da fattori e stanno attualmente procedendo a ulteriori ricerche per confermare le teorie. – È possibile effettuare due iniezioni, invece delle quattro previste, ottenendo un dimezzamento del costo? Il problema è che, secondo la nostra esperienza occorre una quantità minima di cellule per cui fare due iniezioni non avrebbe senso. – Che differenza c’è tra l’effettuare 4 piuttosto che 6 iniezioni? Esiste una motivazione scientifica o è solo qualcosa di empirico? Come esiste una quantità minima, esiste una quantità massima di possibilità di ricezione da parte dell’organismo. – Tornando agli effetti collaterali esposti nella precedente intervista, la febbre o i capogiri a cosa sono dovuti con precisione? La febbre o il mal di testa sono dovuti o alla punzione lombare o alla normale reazione dell’organismo. – Dopo un trattamento completo se si verificano dei miglioramenti è consigliabile ripeterlo? Se sì, quanto tempo deve passare? Ci sono pazienti che si sono sottoposti a più di un trattamento e con quali esiti? Il trattamento può precludere altri trattamenti simili o diversi? Ad esempio se la ricerca scientifica producesse ulteriori risultati con altri trapianti di staminali o con trattamenti farmacologici. Direi che è consigliabile ripetere un trattamento se si hanno avuti pochi miglioramenti. Abbiamo avuto pazienti che si sono sottoposti a più trattamenti con esiti positivi specie in caso di lesioni alla colonna. Il trattamento non preclude altre terapie. – Perché usate le cellule provenienti dal cordone ombelicale e non quelle embrionali? Perché sono più efficaci. Le cellule Provenienti da sangue del cordone ombelicale hanno una maggiore plasticità , riparatoria e la capacità di rigenerazione per trasformarsi in elementi di base del corpo umano e in diversi tipi di cellule. Vengono usati tre sottoinsiemi di cellule staminali: CD34 +, CD133, cellule staminali Mesenchymali. I test di laboratorio indicano che le Mesenchymal staminali combinate con le altre cellule possono rilanciare il processo di trasformazione. Le cellule del cordone ombelicale si sono rivelate le piu’ potenti e versatili poiché il telomero (ovvero la terminazione del cromosoma) è ancora relativamente lungo, e ciò le agevola nel momento in cui debbono trasformarsi in un altro tipo di cellule. Inoltre il sangue del cordone possiede un sistema immunitario non allo stato aggressivo, pertanto le cellule non sono ancora “educate” ad attaccare il ricevente, non c’è dunque rischio di rigetto da parte del paziente, e gli immunosoppressori non servono. – Che trattamenti subiscono le cellule prelevate dal cordone ombelicale e soprattutto perché non si dice apertamente (stando così le cose) che la costosa conservazione delle cellule staminali prelevate alla nascita è inutile? Non sta a noi criticare la conservazione delle cellule staminali tanto di moda oggi. Da parte nostra non subiscono trattamenti dopo la coltivazione che procede al massimo alla quarta generazione e vengono trapiantate senza procedure di conservazione poiché perderebbero il 40% della loro efficacia. – Invece è possibile utilizzare cellule del cordone prelevate alla nascita di figli/nipoti, etc. così da avere una compatibilità ancor maggiore e totale sicurezza sulla provenienza? Se sì, in che modo? Dal nostro punto di vista non cambia molto, anzi è meglio utilizzare cellule eterologhe. – Nello specifico si possono avere ulteriori informazioni sull’atrofia muscolare spinale? Fate vedere dei video, ma non c’è un confronto con la situazione clinica precedente alle iniezioni. Potreste mostrare delle cartelle cliniche di alcuni pazienti, risonanze magnetiche, etc.? Abbiamo studi osservazionali su numerosi pazienti e stiamo effettuando studi multicentrici. Riportiamo di seguito un esempio di una paziente. MOTIVO DEL TRATTAMENTO: Circa due mesi dopo il parto di Elena, i suoi genitori hanno notato che non era stato raggiunto lo standard di riferimento per i bambini sua età . Non poteva ruotare su se stessa e sembrava non avesse alcun controllo delle sue braccia. Dopo quattro mesi non veniva riscontrato alcun progresso. A differenza di altri bambini sua età , non poteva sedere o tenere in alto la testa. Dopo aver consultato molti medici è stata infine formulata la diagnosi di atrofia muscolare spinale a 11 mesi. Non avendo trovato nessun trattamento efficace la madre ha deciso di sottoporre Elena al trattamento di cellule staminali. TRATTAMENTO: somministrazione di cellule staminali e fattore di crescita tramite iniezioni accompagnato da terapia riabilitativa Prima del trattamento (11.10.2007) Elena aveva poco controllo dei muscoli nel suo corpo. La madre doveva aiutarla a fare tutto. Non poteva tenere la testa dritta anche per un breve periodo di tempo e non poteva sedersi su una sedia. Poteva spostare leggermente le gambe, ma non poteva utilizzarle per alzarsi. Solo con l’aiuto della madre era in grado di sollevare le braccia e poteva giocare solo con giocattoli molto leggeri. Aveva più controllo del suo braccio destro, ma quasi nessun controllo di quello sinistro. Non poteva spostare la testa da parte a parte, e poteva mangiare solo cibo molto liquido, inoltre si stancava facilmente. Dopo il trattamento (01/11/07): già alla fine del trattamento dopo tre settimane Elena aveva compiuto grandi progressi. Aveva maggiore controllo di tutti i muscoli nel suo corpo. Era ora in grado di sedersi senza sostegno e tenere la testa eretta per lunghi periodi di tempo. È in grado di spostare la testa da parte a parte più volte, è in grado di estender le braccia, in particolare il suo braccio destro, anche se ha ottenuto più miglioramenti nel sinistro. È anche in grado di spostare le braccia verso il suo petto e toccare la sua spalla, cose che lei non era mai stata in grado di fare prima. Aveva più forza nei muscoli della gamba ed è stato in grado di usarle per spingere degli oggetti. – Perché non si possono curare i tumori con le cellule staminali? E ancora peggio le staminali in alcuni casi, vista la loro infinita capacità di replicarsi, possono generare il cancro. Cosa potete dire in proposito? Le cellule staminali usate dalla Beike non generano tumori, ma d’altra parte visto il loro effetto anche generale sull’organismo possono riattivare tumori presenti per cui il trattamento è controindicato per pazienti affetti da neoplasie. – Avete medici che possano certificare un mancato trattamento in Italia, così da accedere agli aiuti economici previsti per chi si cura all’estero? Questo certificato può essere fatto da qualsiasi medico abilitato in Italia. Ringrazio Beike per aver risposto a tutte le domande e invito tutti voi a continuare a seguirci perché a breve sarà pubblicata un’intervista alla controparte.Publicato: 2008-06-16Da: Marketing
In Italia e in tutto il mondo centinaia di migliaia di persone ogni anno vengono colpiti da malattie neurodegenerative, in Italia questi pazienti vengono trattati con medicinali o terapie che ritardano il naturale decorso della malattia,per queste persone non c’è, quinidi, possibilità di guarigione. Negli ultimi anni la ricerca sta andando avanti e si sta investendo sulle… Continua a leggere Il viaggio della speranza
Le Università di Hong Kong e Pechino, in collaborazione con il municipio di Shenzhen hanno stanziato dei fondi per finanziare la ricerca sulle cellule staminali. Beike, questo il nome dell’azienda biotecnologica -un centro di altissima specializzazione, come ha detto il direttore- conta sull’esperienza di 60 ricercatori qualificati, operante in Cina, paese che a detta del… Continua a leggere Beike, un investimento per la vita
[Da sinistra: Bisello Enrico, Xuan Qiu, Demarin Gianni e Hu Xiang – clicca sulla foto per ingrandire] Gianni Demarin, originario di Lissone (Mi) ed attualmente residente in Svizzera, la scorsa settimana ha ricevuto un importante riconoscimento da una rappresentante del governo centrale di Pechino, la direttrice generale del polo di alta tecnologia di Shenzhen (SHIP… Continua a leggere Beike riceve riconoscimento dal governo cinese
13 settembre 2008, press office Beike Constatiamo nelle ultime settimane la diffusione di notizie pseudo scientifiche, ma avvalorate purtroppo da alcuni ricercatori, in merito all’azione delle cellule staminali da cordone ombelicale tipo la seguente : «Sull’efficacia esistono grandi dubbi, visto che le cellule del midollo osseo o del grasso non sono capaci di generare… Continua a leggere Beike: Cellule staminali ombelicali sicure ed efficaci