Tutti i casi fatali sono morti di gravi complicanze come ad esempio l’edema polmonare neurogeno a causa di infezione da Enterovirus 71 (EV-71). Il tasso di mortalità è diminuito dal 11% nel periodo 10-31 marzo al 2% durante il periodo 17-29 aprile. Il numero di casi ospedalizzati è gradualmente aumentato dopo la fine del mese di marzo con un forte aumento del numero di casi dal 19 aprile. Gli esperti di salute pubblica prevedono che il numero di casi continuerà ad aumentare fino a raggiungere un picco intorno a giugno-luglio. Un’inchiesta retrospettiva ha rivelato che casi sporadici si sono verificati fin dall’inizio di marzo. I casi sono stati segnalati partendo dalla città di Fuyang. Test per una varietà di malattie respiratorie di casi iniziali non hanno fatto emergere risultati conclusivi. Successivamente, ulteriori prove più approfondite sono state condotte a livello nazionale. Il 23 Aprile, l’EV-71 è stata confermata. Le autorità sanitarie hanno comunicato immediatamente i risultati all’OMS, la RAS di Hong Kong e il Dipartimento di Salute Pubblica della Provincia di Taiwan. Le autorità sanitarie cinesi hanno messo in atto una prevenzione mirata e misure di controllo nella città di Fuyang e nella provincia di Anhui, tra cui una maggiore formazione di operatori sanitari a tutti i livelli per il trattamento, la prevenzione e il controllo. Il rafforzamento è iniziato con manovre per la tutela della salute ambientale tramite la gestione, la sorveglianza e il controllo della qualità dell’acqua potabile. Una campagna di sensibilizzazione è in corso, sottolineando la necessità di una buona igiene personale, soprattutto del lavaggio delle mani. L’enterovirus non poliomielitico è comune e distribuito in tutto il mondo. Anche se spesso l’infezione non ha sintomi e passa inosservato, questo virus è associato ad episodi occasionali rispetto ad un numero di pazienti che sviluppano segni clinici della malattia, talvolta con conseguenze fatali. Una terapia anti-virale non specifica è disponibile per il trattamento e si concentra principalmente sulla prevenzione delle complicazioni. In assenza di un vaccino per questo virus, le misure di controllo durante i focolai sono incentrati su misure di igiene classica tra cui frequenti lavaggi delle mani e del corpo, disinfezione di indumenti sporchi e superfici. In determinate situazioni, può essere consigliabile chiudere strutture per l’infanzia e le scuole in modo da ridurre l’intensità di trasmissione. Non è necessario limitare occasioni di viaggio o di scambi commerciali. Attualmente molti paesi della regione del Pacifico occidentale hanno attuato una maggiore sorveglianza delle mani, delle afte epizootica e di complicazioni nei bambini. [img Omikron/Photo Researchers]
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