Fra qualche anno la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica potrà essere effettuata grazie a delle telecamere collegate a un computer in grado di analizzare i movimenti del paziente nello spazio. La cosa interessante è che il software sarebbe capace di rilevare l’insorgenza della malattia molto prematuramente. I ricercatori del Maryland Psychiatric Research Center hanno analizzato 50.000 schemi di movimento predeterminati che sono tipici dei ratti in libertà . Il software ha poi creato uno spazio astratto definito dalle combinazioni di diversi parametri di movimento come la velocità , l’accelerazione e la direzione. Così facendo gli scienziati sono riusciti a monitorare i movimenti dei ratti che precedono l’insorgere della sclerosi laterale amiotrofica o semplicemente SLA. L’articolo sulla ricerca è stato pubblicato sulla rivista Behavioral Neuroscience e spiega come l’algoritmo sia in grado di individuare, al momento solo nei topi, le differenza tra la popolazione di cavie sane e quelle in cui è stata indotta la SLA. In queste ultime, lo schema motorio differisce e l’analisi del movimento attraverso telecamere permette alla macchina di diagnosticare prematuramente la SLA, chiamata anche morbo di Lou Gehrig, dal nome del giocatore statunitense di baseball che fu la prima vittima accertata di questa patologia. Sclerosi laterale amiotrofica, che cos’è e come si diagnostica? La SLA è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali – 1° motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici – 2° motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote. L’inizio della SLA può essere così subdolo che i sintomi vengono spesso trascurati. I sintomi iniziali includono brevi contrazioni (mioclonie), crampi oppure una certa rigidità dei muscoli; debolezza dei muscoli che influisce sul funzionamento di un braccio o di una gamba; e/o voce indistinta o tono nasale. Questi disturbi generali si sviluppano in forme di debolezza più evidente o atrofia che possono portare il medico a sospettare una forma di SLA. Attualmente la diagnosi della SLA è molto complicata e lenta perché nessun test può fornire una risposta definitiva, benché la presenza di segni di danno ai motoneuroni superiore ed inferiori in un singolo arto è fortemente indicativa. La diagnosi di SLA è basata principalmente sui sintomi e sui segni che il medico osserva nel paziente e da una serie di test che servono per escludere altre malattie. I medici prendono la storia medica completa del paziente e di solito conducono esami neurologici a intervalli regolari per valutare se sintomi come la debolezza muscolare, l’atrofia di muscoli, la iperreflessia e la spasticità stiano diventando progressivamente peggiori. [maggiori informazioni]
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