Un recente studio pubblicato sul British Journal of Cancer ha dimostrato che l’estratto di un fungo utilizzato da secoli dalla medicina Orientale sarebbe in grado di arrestare la crescita delle cellule del cancro al seno.
Test di laboratorio, condotti utilizzando cellule tumorali prelevate biopticamente dal seno, hanno dimostrato come il fungo denominato Phellinus linteus abbia un marcato effetto anti-cancro, probabilmente grazie all’inibizione di un enzima, l’AKT, conosciuto per essere il segnale di controllo in grado di guidare la crescita delle cellule tumorali.
Questo fungo era già stato precedentemente messo in evidenza per le sue proprietà antitumorali nel trattamento del tumore della pelle, nel polmone e nella prostata. La nuova ricerca sul cancro al seno rileva, però, per la prima volta il meccanismo di funzionamento di questo fungo.
L’estratto del fungo, infatti, riduce la crescita incontrollata delle nuove cellule cancerogene, inibendo il loro comportamento aggressivo e bloccando il nutrimento vascolare del tumore attraverso i vasi sanguigni.
Ora resta solo la sperimentazione, non in vitro, e ovviamente uno studio sui dosaggi di tale estratto, per non essere nocivo poi per altri organi di sintesi, come il fegato, il circolo pancreatico e i reni.
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