I ricercatori di Harvard e del MIT hanno progettato un nuovo tipo di nanoparticella per il trattamento dell’arteriosclerosi. Le nanoparticelle hanno un rivestimento esterno “appiccicoso” che si attacca alla membrana dell’arteria solo nei siti danneggiati. In questo modo, una volta iniettate nel flusso sanguigno le particelle fluiranno nelle arterie per fermarsi dove c’è effettivo bisogno. Una volta collegato alla membrana, le particelle rilasciano lentamente un farmaco che rallenta e blocca la chiusura di tale arteria. La nuova tecnologia è stata progettata per essere utilizzata in combinazione con gli stent, ma anche per essere utilizzata da sola nelle aree in cui posizionamento di stent non sarebbe fattibile. Le nanoparticelle sono ora in fase di studio sugli animali e in particolare si sta studiando il comportamento sui topi danneggiando la carotide e iniettando nella coda.
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