Il professor Francisco Ayala, come mostra un servizio della BBC, ha effettuato uno studio su 20 persone, 10 uomini e 10 donne mostrando loro alcune foto e alcuni dipinti. L’attenzione dei primi cadeva sull’opera d’arte nel suo insieme, mentre le seconde tendevano a concentrarsi sui minimi particolari.
La ragione di questi approcci diversi è da ricercarsi in un diverso utilizzo degli emisferi cerebrali: le donne infatti utilizzerebbero entrambi gli emisferi, gli uomini uno solo. Dalla misurazione dei campi magnetici emessi dal cervello, è risultato che il sesso forte utilizzi soltanto il così detto lobo parietale, quest’ultimo sarebbe in grado di dare una percezione spaziale, elaborare l’esatta sequenza delle azioni da compiere.
Il tutto dipenderebbe da un’evoluzione del cervello avvenuta migliaia di anni fa! Nel momento in cui sarebbe avvenuta la differenziazione dei ruoli il cervello si sarebbe adattato ai nuovi compiti. Per esempio l’uomo destinato alla caccia avrebbe dovuto avere, come infatti è avvenuto, una concezione spaziale ampia, una visione d’insieme per poter osservare tutto, la donna invece la cui principale attività sarebbe stata badare alla prole e alla casa, avrebbe dovuto avere una maggiore attenzione ai particolari.
Potrebbe far riflettere il fatto che l’uomo si sappia orientare meglio della donna, in certi casi riesce ad andare ad intuito, mentre la donna ha bisogno di punti di riferimento, un negozio, una casa, ecc…
Questa maniera di guardare il mondo seguirebbe le stesse dinamiche del giudizio artistico. Gli studi proseguiranno, ma questa potrebbe essere l’ennesima prova che il cervello maschile e quello femminile elaborino e ragionino diversamente!
Potrebbe interessarti
Codice neurale nelle applicazioni future
Nell’ambito delle reti neurali, la natura del codice neurale è un tema su cui fervono i dibattiti. La teoria più vecchia è quella del codice di frequenza, vale a dire il il numero medio di impulsi prodotti da un neurone in un intervallo, poniamo di 100 millesimi di secondo. Più di recente i neuroscienziati si… Continua a leggere Codice neurale nelle applicazioni future
Il controllo del comportamento
Alla luce delle recenti conoscenze sui rapporti tra aree cerebrali e funzioni mentali è stato ipotizzato che nel cervello esistano 4 diversi sistemi di controllo: Il “sistema pavloviano” agirebbe a livello inconscio, dipenderebbe da strutture quali i gangli della base e il midollo allungato e controllerebbe una serie di funzioni ripetitive e abbastanza rigide. Il… Continua a leggere Il controllo del comportamento
Epilessia: la nuova probabile cura
C’è un “legame pericoloso” tra le cellule di difesa del corpo, i globuli bianchi, e i vasi sanguigni del cervello. Un legame che è stato scoperto da ricercatori e che potrebbe essere alla base dell’epilessia: studi su topolini hanno infatti evidenziato che bloccando con anticorpi specifici questa interazione, si possono prevenire le crisi epilettiche. La… Continua a leggere Epilessia: la nuova probabile cura
La cocaina uccide il libero arbitrio
Chi assume cocaina ha la corteccia cerebrale di volume ridotto, in particolare nelle aree frontali, importanti per pianificare, prendere decisioni, prestare attenzione e riflettere. Lo hanno scoperto ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston diretti da Hans Breiter, il cui studio è pubblicato dalla rivista Neuron. È possibile, ammette tuttavia la ricerca, che ciò non… Continua a leggere La cocaina uccide il libero arbitrio