Sempre al forum di Medica, il Fraunhofer Institute ha presentato Brain2Robot, un prototipo di robot comandato tramite elettroencefalogramma (EEG) per aiutare le persone paralizzate. I pazienti che soffrono di paralisi, o severe disabilità motorie, devono essere assistiti 24 ore su 24 in quanto non sono in grado di svolgere nessuna azione autonomamente. In questo quadro si inserisce Brain2Robot, un progetto internazionale che ha come scopo quello di comandare un braccio di robot con l’EEG per poter eseguire delle operazioni semplici come prendere un bicchiere d’acqua. La parte più complicata del progetto è stata quella di tradurre in linguaggio macchina i segnali provenienti dall’elettroencefalogramma, sommatoria di impulsi elettrici prodotti dall’attività neurale. I ricercatori del Fraunhofer Institute for Computer Architecture and Software Technology dopo 7 anni di studi presso il Charité hospital (Berlino) sono riusciti in questo, realizzando per primi un software chiamato “brain-computer interface” (BCI) letteralmente “interfaccia computer-cervello”. Il sistema, come già detto, ha in input il solo segnale EEG che viene filtrato, amplificato e trasmesso al computer. A questo punto il segnale viene dato “in pasto” a un algoritmo di analisi self-learning (auto-apprendimento), in grado cioè di adattarsi ai cambiamenti dell’attività cerebrale. Grazie a questo software il robot è può distinguere un pattern di segnali che corrispondono a un’intenzione di sollevare e prendere qualcosa, discriminando anche tra braccio destro e braccio sinistro. Come confermato dagli stessi ricercatori, il BCI in un futuro prossimo potrà essere applicato a un’innumerevole serie di prodotti pensati per pazienti paralizzati per consentirgli di espletare operazioni che a noi possono sembrare banali come il parlare, ma che a loro risultano impossibili. [maggiori informazioni]
Potrebbe interessarti
Il cervello non dorme mai
La scoperta scientifica è di quelle che fanno notizia e che scardinano le ipotesi avanzate in oltre 50 anni di studi. Si pensava infatti che il cervello, in assenza di stimoli sensoriali esterni, stesse a riposo mantenendo un’attività di sottofondo simile a quella di un televisore in stand-by. I ricercatori dell’Istituto di Tecnologie Biomediche Avanzate… Continua a leggere Il cervello non dorme mai
La morte cerebrale è ancora vita?
Data l’importanza dell’argomento, che oggi più che mai coinvolge l’opinione pubblica, qui di seguito ho scelto di riportare l’articolo per intero pubblicato dal CNR. Il tema della ”˜dolce morte’ divide studiosi, mass media e opinione pubblica. Invece, sulla definizione di ”˜morte’ e sui criteri per accertarla, il dibattito scientifico e culturale si è affievolito. I… Continua a leggere La morte cerebrale è ancora vita?
Potenziali evocati
I potenziali evocati sono una tecnica non invasiva usata principalmente in neurologia che si abbina all’elettroencefalogramma e consiste nel sottoporre il paziente stimoli sensoriali tipicamente visivi (immagini semplici come scacchiere o lampi di luce), acustici (suoni brevi chiamati “click”) e somato-sensoriali (deboli scariche elettriche sulla pelle). Il segnale misurato dal dispositivo elettroencefalografico sarà dato dall’EEG… Continua a leggere Potenziali evocati
Elettroencefalogramma (EEG)
L’elettroencefalografia è la misura dell’attività elettrica del cervello, basata sulla registrazione del potenziale di elettrodi posti sul cuoio capelluto. La traccia prodotta viene chiamata elettroencefalogramma (EEG). Questo dispositivo è utilizzato per valutare possibili danni al cervello in seguito a traumi, per diagnosticare patologie come l’epilessia e per attestare un’eventuale morte clinica (è infatti famoso sentir… Continua a leggere Elettroencefalogramma (EEG)