Due studi governativi hanno dimostrato che l’amalgama argentea utilizzata tradizionalmente negli impianti dentali, che contiene mercurio, non ha alcun tipo di controindicazione. La verifica ha tenuto conto di 1041 ragazzi, equamente divisi tra coloro che hanno ricevuto una pasta contenente mercurio e una senza questo metallo; il monitoraggio ha coperto una fascia temporale variabile tra i 5 e i 7 anni. L’amalgama contenente mercurio rilascia vapori che i pazienti inalano. Tuttavia, questo metallo viene espulso con le urine. Inoltre, comparando i risultati tra i ragazzi che hanno ricevuto le amalgame composite con quelli che hanno installato amalgame con addizionati dei metalli, non sono state riscontrate perdite di memoria, concentrazione, intelligenza, coordinazione e conduzione nervosa. Negli Stati Uniti vengono effettuati circa 70 milioni di otturazioni annue con amalgame metalliche, di cui circa la metà del peso è costituita da mercurio che funge da legante per argento, rame e zinco. Gli studi hanno quindi sostenuto che il mercurio non è pericoloso, ma il dentista Janet Stopka afferma che questa sia la sostanza non radioattiva più tossica esistente e che non la userebbe mai per suo figlio. Per chiarezza bisogna dire che lo studio in questione non prende in considerazione gli effetti a lungo termine, come la sclerosi multipla e l’Alzheimer.
[via Chicago Sun Times]
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