Perchè si dorme male? La roncopatia, è una delle cause principali

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Tag: #apnea notturna #apnee #disturbi del sonno #roncopatia #sonno
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Normalmente nota come malattia dei grandi russatori, la roncopatia o Sindrome delle apnee notturne (Osas) produce un arresto temporaneo e involontario della respirazione durante il sonno, provocando numerosi micro-risvegli notturni. Le cause di questa malattia, che solitamente colpisce il una media del 3% della popolazione adulta, sono diverse, in primis il sovrappeso, i difetti di conformazione del setto nasale e del collo, i polipi nasali che in posizione supina tendono a creare maggiori fastidi. In certi casi uno stile di vita piuttosto sedentario, l’alimentazione scorretta e troppo copiosa di sera, l’assunzione di alcol dopo cena facilitano l’insorgere di questo disturbo. Le avvisaglie e i riscontri diretti di questa malattia sono riscontrabili nelle normali attività  quotidiane, tra questi troviamo: una scarsa capacità  di concentrazione, riduzione della memoria e piccoli deficit dell’attenzione, cefalee che si manifestano al mattino per poi ricomparire sporadicamente durante la giornata, irritabilità , ansia, affaticamento e alterazione del desiderio sessuale. Il senso di sonnolenza e la mancanza di un’adeguata concentrazione possono essere pericolose se ci si mette alla guida o si lavora con macchinari. La diagnosi viene fatta da uno specialista tramite un particolare esame chiamato “polisonnografia” che traccia la presenza e l’intensità  delle apnee a mo di un elettrocardiogramma. Gli elettrodi posizionati su testa, torace, addome, vicino a naso e bocca, sul collo e su un dito rilevano l’andamento del sonno e le relative apnee, l’indagine dura minimo 7 ore, in cui il paziente dorme anche in casa propria grazie all’ausilio di un apparecchio mobile. Una volta diagnosticata, la Osas può essere curata tramite un intervento chirurgico se la causa del disturbo sono i polipi, o tramite Cpap (Continuous positive air pressure). La Cpap è una terapia poco invasiva e per niente dolorosa, consiste nel fornire una pressione continua e costante d’aria, tramite una mascherina, che ripristini una corretta respirazione. L’unico problema è la costanza, la mancanza di una terapia duratura e puntuale non porta alcun beneficio. In alcuni casi i medici consigliano un cambiamento dello stile di vita, una migliore alimentazione, l’abolizione del fumo, un’attività  fisica non troppo faticosa. Non bisogna creare allarmismi, molte volte sonnolenza e stanchezza hanno altre ragione, non per forza riconducibili a malattie. [foto liffu]

Publicato: 2008-11-04Da: Marketing

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