La notizia è apparsa su tutti i giornali: le vitamine antiossidanti A, C, E e beta carotene aumenterebbero le probabilità di contrarre certi disturbi alla salute come problemi cardiaci, fino anche a una diminuzione della durata della vita. Prima di dare questa notizia ho preferito attendere il commento a questi dati da parte di tutte quelle aziende che alimentano il mercato degli integratori vitaminici, molto diffusi soprattutto oltreoceano. Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di medicina di Copenhagen ha mostrato che certe vitamine oltre a non dar alcun beneficio all’organismo ne minerebbero addirittura la salute. L’unica che si salva, o forse ironicamente parlando sarebbe il caso di sire che “ci” salva, è il selenio. Di tutt’altro avviso sono le aziende farmaceutiche che hanno contestato ai ricercatori di aver condotto la ricerca su persone già debilitate, in cui l’apporto di vitamine sarebbe stato inutile. In ogni caso, dati alla mano, i pazienti sottoposti al test sembrerebbero rappresentare bene un normale campione formato da oltre 250 000 persone e ben 68 studi analizzati. Ad onor del vero già altri studi in passato hanno indicato che gli integratori vitaminici “sintetici” non farebbero né male né bene, rendendo di fatto inutile la loro assunzione. Dagli stessi studi si evince anche che i nutrimenti di cui il nostro organismo necessita sarebbero da assumere direttamente da frutta e verdura fresca.
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