Il professor Peter Austin, dopo il precedente articolo sulle patologie accomunate dal segno zodiacale, mi ha contattato personalmente spiegandomi in modo dettagliato ogni step dello studio intrapreso.
- Ha diviso nel 2000 in modo random la popolazione adulta dell’Ontario in due campioni: il primo chiamato campione di derivazione e il secondo chiamato campione di validazione. Ognuno dei due gruppi consisteva in circa 5.3 milioni di persone.
- Ha classificato ogni residente dell’Ontario in base al segno astrologico.
- Ha esaminato i pazienti del primo campione e in particolare ha preso i due referti ospedalieri più significativi per ciascun segno zodiacale e confrontati poi tra loro senza precise ipotesi di partenza.
- Dopo aver esaminato queste 24 associazioni (2 per ogni segno astrologico) ha controllato se fossero confermate dal secondo campione (da notare che statisticamente parlando è indipendente dal primo). Le 24 associazioni tra segni astrologici e problemi di salute sono state “scoperte”, generate o derivate dal primo campione.
- Delle 24 possibili associazioni scoperte sopra, solo due sono rimaste statisticamente significative.
Un punto statistico importante è quello che se verificate un’ipotesi, allora il 5% delle volte, si troverà un’associazione statisticamente significativa anche quando non esiste. Supponiamo ora di verificare simultaneamente due associazioni ed ancora pensiamo che entrambe le associazioni siano in realtà false. Allora la probabilità di rilevare false associazioni significative per ciascuna è pari a 0.05 (5%) e la probabilità di trovare la conclusione corretta che l’associazione è falsa è dello 0.95 (95%) (1 – 0.05 = 0.95). Di conseguenza, la probabilità di trovare che entrambe le associazioni siano false è 0.95 x 0.95 = 0.9025 (90.25%). Da questo implica che la probabilità di identificare erroneamente almeno un’associazione veritiera è 100% – 90.25% = 9.75%. Ora, nello studio, sono state esaminate 24 associazioni nel secondo campione (campione di validazione). Se un’associazione particolare fosse un falso positivo, cioè se non ci fosse alcuna correlazione tra un segno astrologico e lo stato di salute, avremmo 0.95 probabilità (95%) di arrivare ad una conclusione corretta. La probabilità di portare a termine correttamente tutte le 24 le associazioni è (0.95)^24 = 0.292 (29.2%). Di conseguenza, ci sarebbe una probabilità 100% – 29.2% = 70.8% di conclusione errata che almeno una delle associazioni astrologiche sia veramente presente. Nel secondo campione (il campione di validazione), il dottor Austin ha trovato che due associazioni erano statisticamente significative. Tuttavia, se uno considera statisticamente il fatto che ha esaminato 24 associazioni, allora si può dimostrare che nessuna delle associazioni trovate sia stata replicata nel secondo campione. Un’analisi statistica completa indicherebbe che nessuna delle associazioni generate nel primo campione (campione di derivazione) è stata confermata o trovata immutata nel secondo campione (campione di validazione). Una delle lezioni primarie illustrate dallo studio è che più associazioni si esamina, più il rischio di individuarne di false aumenta. Così esaminando abbastanza modelli casuali, qualcuno di essi sembrerà avere un pattern distinguibile. Se uno usa le prove statistiche standard, il 5% delle volte si identificherà come presente un’associazione positiva assente. Da ciò discende che appena si aumentano le associazioni esaminate aumentano anche le probabilità di trarre conclusioni errate.
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