Alcuni ricercatori statunitensi hanno sviluppato una tecnica con la risonanza magnetica (detta anche MRI) per misurare con esattezza la durezza e l’elasticità del fegato. Questa tecnica non invasiva ad immagini, denominata Elastografia, verrà impiegata per rilevare la fibrosi del fegato che, se non curata per tempo, può condurre alla cirrosi epatica. Al momento la fibrosi è diagnosticabile solo attraverso la biopsia, esame invasivo che prevede l’inserimento di un ago nel fegato per prelevare alcuni campioni di tessuti utili all’analisi. Con la risonanza magnetica si riesce a distinguere quindi un fegato sano (elastico e morbido) da uno malato con cirrosi (duro, simile ad una roccia) grazie alle diverse vibrazioni applicate all’organo, che producono un’immagine differente delle onde meccaniche che gli passano attraverso.
[via United Press]
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