Esprimere gratitudine è salutare non solo per chi si sente dire “grazie”, ma anche per chi lo dice. Una nuova ricerca, pubblicata online da Psychological Science, ha dimostrato che le espressioni di riconoscenza rafforzano i rapporti facendo sentire la persona che ringrazia più responsabile del benessere dell’altro. Gli autori dello studio, Nathaniel Lambert, ricercatore dell’Università Statale della Florida di Tallahassee e Robert Emmons, professore di psicologia dell’Università della California di Davis, hanno dimostrato che la gratitudine, quando espressa, aumenta la cosiddetta forza comune, cioè il grado di responsabilità che un compagno o un amico sente nei confronti dell’altro. “Quando si esprime gratitudine nei confronti di qualcuno ci si concentra sulle cose buone che questa persona ha fatto nei nostri confronti. Ciò aiuta a vedere l’altro sotto una luce più positiva e aiuta a focalizzare sulle sue caratteristiche positive”, ha spiegato Lambert. “Chi ringrazia percepisce che l’altro è una persona per cui vale davvero la pena di sacrificarsi”. Lo studio si è concentrato solo sulle persone che esprimono la gratitudine, ma Lambert ipotizza che chi viene ringraziato sentirà , spesso, la necessità di contraccambiare ed esprimere a sua volta la propria riconoscenza. Questo meccanismo potrebbe, così, dare il via a una sorta di spirale positiva.”Questo studio dimostra che anche se non si prova realmente gratitudine, passare all’azione può condurre al sentimento”, ha aggiunto Emmons. “Spesso nei rapporti dei nostri giorni le persone sono concentrate su quello che gli altri stanno facendo per loro. Questo è un aspetto positivo della gratitudine”, sottolinea Lambert. “Può, potenzialmente, cambiare la traiettoria da una visione negativa a una percezione più positiva della relazione”. Fonte: Nathaniel M. Lambert and Robert Emmons. March 5, 2010, Psychological Science, online
Potrebbe interessarti
I nuovi equilibri genitori- figli
Molti genitori si preoccupano oggi di permettere l’uso dei social network come Facebook o MySpace ai propri figli adolescenti. Indubbiamente è questa un’età molto particolare ma come dimostra un recente studio di psicologia dell’Università della Virginia non c’è molto da preoccuparsi: i rapporti di amicizia su internet altro non sono che un’ estensione delle dinamiche… Continua a leggere I nuovi equilibri genitori- figli
Psicologia: la sensibilità è scritta nei geni
Anche l’emotività ha basi genetiche. Lo dimostra una ricerca condotta presso l’Università della California di Los Angeles, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Secondo gli scienziati sarebbe il gene Oprm-1 a regolare l’intesità della risposta al rifiuto sociale, facendo sì che ognuno di noi reagisca in… Continua a leggere Psicologia: la sensibilità è scritta nei geni