Il 5 febbraio la Society Maternal Fetal Medicine (SMFM) ha presentato, al congresso annuale di ginecologia e ostetricia svoltosi a Chicago, il risultato di una nuova ricerca sulle cause che determinano il parto prematuro. Lo studio, portato a termine da un gruppo di ricercatori dell’Università di Yale, è stato condotto in particolar modo sulla cervice. È stato preso in esame un campione di gestanti tra la 20esima e la 24esima settimana di gravidanza, le donne avevano già avuto un parto prematuro negli anni passati. Le pazienti sono state sottoposte ai soliti esami di routine e a ciò è stato aggiunto un nuovo screenig effettuato con la tecnica degli ultrasuoni; tramite questi ultimi è stata misurata la lunghezza della cervice. È risultato che le future mamme avevano, chi più chi meno, una cervice più corta rispetto al normale, questo piccolo difetto pare sia uno dei fattori responsabili di un parto pretermine, al momento non sono noti gli eventuali effetti collaterali di questo esame e non è ancora ben chiaro il rapporto beneficio-danno per la madre e per il neonato. In ogni modo valutare l’eventuale parto pretermine può aiutare la madre a prepararsi meglio all’eventualità e non di meno può scongiurare il rischio di morte del neonato. Fonte e maggiori informazioni