Il Nature Genetics ha pubblicato un interessante studio relativo all’emocromatosi, una malattia genetica che ha un’incidenza media di 3 persone malate su mille sane. Questa malattia, che ai primi stadi può presentarsi asintomatica, provoca un aumento incontrollato della concentrazione di ferro nel fegato. Appurata la natura ereditaria della malattia a tutt’oggi non si è ancora riusciti a trovare una cura, per ora si effettuano solamente dei prelievi di 400cc di sangue a settimana, così da stimolare la produzione di globuli rossi per i quali è necessario dare fondo alle riserve di ferro -almeno in parte si ristabilisce la quantità ottimale di ferro ma il problema tende comunque a ripresentarsi-. Un gruppo di scienziati ha effettuato un esperimento su alcuni topi da laboratorio, si è scoperto che la malattia disattiva una proteina particolare la BMP6, che teoricamente sarebbe deputata allo smaltimento del ferro, così da impedire o per lo meno arginare il rischio intossicazione. Questa scoperta seppur non possa per ora risolvere il problema, ha quanto meno isolato la causa della malattia, a partire da questo si può iniziare a pensare e sperimentare farmaci che assolvano le funzioni della proteina mancante. Ci si sta avviando forse alla cura di questa malattia? Non resta che attendere.
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