Come mai la nostra coclea, l’organo chiave dell’udito, è arricciata a spirale?
Si pensava che ciò rappresentasse un’economia di spazio ma, i ricercatori negli Stati Uniti hanno indicato che la spirale potrebbe essere vitale per l’aumento della sensibilità del nostro orecchio al suono, specialmente alle basse frequenze. Daphne Manoussaki dell’università di Vanderbilt Nashville, nel Tennessee ed i suoi colleghi credono che la curva della coclea metta a fuoco le onde sonore al bordo esterno della spirale, facilitando la vibrazione delle cellule sensibili. Se i ricercatori avessero ragione, l’orecchio sarebbe molto più specializzato di quanto abbiamo pensato finora. I risultati conseguiti suggeriscono che gli impianti cocleari artificiali potrebbero essere migliorati. Grosh, che sta lavorando a tali dispositivi microscopici, sta pensando di imitare tale struttura; infatti le frequenze differenti di un suono hanno posizioni più o meno avanzate nel canale. Alcuni progetti per una coclea artificiale la hanno rappresentata come un tubicino diritto, ma Manoussaki ed il suo team hanno calcolato come le onde sonore viaggino nel passaggio cocleare, ed hanno visto che l’energia dell’onda non è distribuita all’interno ma è concentrata lungo la parete esterna, simile a quello che accade nella cattedrale di St Paul a Londra, Regno Unito, dove il suono si concentra vicino alle pareti e permette una propagazione da una parete a quella opposta degli altoparlanti. I ricercatori hanno valutato inoltre che questa amplificazione al centro della spirale è di 20 db rispetto all’esterno, la stessa differenza tra una normale conversazione e il rumore di un’aspirapolvere. Questo aumento significativo sarà la base per la progettazione delle prossime protesi acustiche.
[via Nature]
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