Torre della ricerca

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Nella giornata di ieri, 16 dicembre 2008, a quattordici anni di distanza dalla propria nascita, la Fondazione Città  della Speranza pone le basi per la realizzazione di un nuovo e importante progetto: in via della Ricerca Scientifica della zona industriale di Padova è stata posata la prima pietra del nuovo Istituto di Ricerca Pediatrica “Città  della Speranza”.

La Torre della Ricerca, che nascerà  entro il 2011, è stata realizzata anche grazie ad uno specifico protocollo sottoscritto tra la Regione del Veneto, la Fondazione Città  della Speranza, l’Università  e l’Azienda Ospedaliera di Padova. Il terreno su cui sorgerà  la struttura, destinata a diventare la più grande d’Europa di questo settore specifico e che raccoglierà  le eccellenze di tutto il mondo, è stato donato dal Consorzio ZIP (Zona Industriale Padova), o come preferisce dire il suo presidente, Angelo Boschetti, è stato investito per ottenere scoperte, ricerca e un futuro migliore.

mattone citta della speranza pietra

«Qui stiamo vivendo una straordinaria esperienza di generosità , che ci riporta con la memoria ai tempi andati, quando il Veneto era povero e gli ospedali venivano costruiti grazie ai doni e ai lasciti dei privati che potevano. Oggi il Veneto è cambiato ed ha la miglior sanità  d’Italia, costruita e da costruire su grandi poli di eccellenza come questo e su un capillare collegamento con il territorio». Lo ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan.

Grazie a questa struttura, progettata gratuitamente dall’architetto Paolo Portoghesi (prestatosi ad autografare il mattone in foto sopra) e richiamante la doppia spirale del DNA come simbolo della vita, sarà  possibile potenziare al massimo la ricerca scientifica e la diagnostica avanzata in ambito pediatrico, con particolare riguardo alle malattie neoplastiche dell’infanzia. Nel corso della cerimonia, forti critiche sono state rivolte all’imposizione dell’Iva al 20% anche su questo genere di opere da parte dell’ex presidente della fondazione Onlus Franco Masello, il quale ha dichiarato che nella Torre della Ricerca già  4 milioni di euro vanni “via” in Iva e che, se rimanessero alla Onlus, potrebbero finanziare la ricerca di numerosi studiosi per almeno 8 anni.

Lo stesso discorso è stato successivamente ripreso dal Presidente Galan, che ha così commentato: «Non è una cosa giusta, ma io non sono lo Stato e non posso intervenire direttamente. Peraltro – ha ricordato – le stesse tasse le paga anche la Regione, e cioè i veneti, per realizzare un ospedale pubblico. Certo – ha aggiunto – che almeno un allentamento dell’Iva sarebbe anche un prezioso aiuto indiretto al sostegno della ricerca. Sarebbe una cosa bella».

A dar lustro alla manifestazione sono stati anche gli interventi dell’attuale presidente della Città  della Speranza, Andrea Camporese, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, Adriano Cestrone, il direttore generale per la ricerca Institut National du Cancer (Francia), Fabien Calvo, e il magnifico rettore dell’Università  di Padova, Vincenzo Milanesi.

La manifestazione, condotta egregiamente dalla giornalista Bonamici si è conclusa in malo modo a causa di un battibecco innescato dal Presidente Galan, fischiato e contestato fragorosamente da tutti i presenti. Il tutto è cominciato con alcune affermazioni sulla Cgil, fatte dallo stesso presidente, che hanno inizialmente spinto il sindaco di Padova ad abbandonare il palco e -successivamente- a riprendere posizione, incitato dal pubblico. Il dibattito tra il governatore della Regione Giancarlo Galan e il sindaco Flavio Zanonato è proseguito fino a quando non è stato bruscamente interrotto dal vicepresidente dell’associazione padovana che ha riportato l’attenzione sul vero argomento della giornata.

Purtroppo la pioggia incessante ha disturbato tutta la manifestazione, ma la messa in posa della pietra è riuscita ugualmente e quanto prima pubblicheremo una galleria di foto sull’intera manifestazione.

La Torre della Ricerca in numeri:

  • 14.820 mq di superficie coperta
  • 45,9 mt di altezza totale
  • 10 piani fuori terra e 2 piani interrati destinati ai parcheggi
  • il piano terra è destinato a: Area comune meeting, reception, direzione e segreteria, biblioteca, uffici, sala d’attesa e bar – caffetteria
  • i piani 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9 sono dedicati ai laboratori di ricerca
  • il sesto piano è completamente adibito a locali tecnici.
Publicato: 2008-12-17Da: Bio Blog

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