Lapatinib contro i tumori testa-collo

Categoria: Archive IT Cancro Farmaci
Tag: #Farmaci #GlaxoSmithKline #tumore
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Si stanno cercando nuove prospettive di cura per gli oltre 12.000 pazienti che ogni anno vengono colpiti in Italia da un tumore testa-collo a cellule squamose, un terzo dei quali è ad alto rischio di recidiva. Dopo aver dato buoni risultati nel carcinoma del seno HER2 positivo in pazienti che avevano fallito tutte le opzioni terapeutiche, lapatinib, piccola molecola in grado di inibire gli enzimi tirosina-chinasici associati sia ai recettori cellulari per EGFR (Erb1) che HER2 (Erb2), sembra agire anche in queste forme tumorali, che comprendono i carcinomi della bocca, della laringe, della faringe e delle ghiandole salivari. Sulla scorta dei risultati di un trial di Fase I, in cui si è visto che i pazienti sottoposti all’associazione di lapatinib con la chemio e la radioterapia avevano risposto positivamente al trattamento, GlaxoSmithKline ha dato il via ad un ampio studio internazionale di Fase III, per valutare lapatinib nei pazienti operati e con un’alta probabilità  di recidiva. Nello studio verranno arruolate 680 persone con un tumore testa-collo operato e localmente avanzato (stadio II, III e IVa). A distanza di 4-7 settimane dall’intervento, un gruppo di pazienti riceverà  lapatinib (1500 mg) in combinazione con radioterapia e cisplatino per 7 settimane, l’altro gruppo verrà  sottoposto a radioterapia e cisplatino per lo stesso lasso di tempo. Dopodichè, i primi proseguiranno per un anno con lapatinib, mentre agli altri verrà  somministrato placebo. L’obiettivo principale è di valutare la durata del tempo libero da malattia e la sopravvivenza. “L’inizio di questo trial rappresenta un ulteriore passo importante per capire il ruolo di lapatinib in altri tipi di tumore oltre al carcinoma mammario – ha detto il prof. Jean Bourhis, Head of Radiation-Oncology Department, Institute Gustave Roussy, France, principale ricercatore dello studio – C’è un gruppo significativo di pazienti ad alto rischio di recidive che hanno bisogno di nuovi trattamenti che possano essere combinati con la terapia standard a base di chemio e radio”. “Siamo davvero entusiasti di proseguire la ricerca di lapatinib nel tumore testa-collo – dice Paolo Paoletti, Senior Vice President, Oncology Medicine Development Centre, GSK – Lapatinib può rappresentare un nuovo approccio terapeutico in quei tumori particolarmente difficili da trattare, come appunto i carcinomi testa-collo, per offrire speranze a quei pazienti che necessitano di altre opzioni terapeutiche”.

Publicato: 2007-04-03Da: Marketing

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