Andrew Pask e Roger Short, due ricercatori di Melbourne, sono convinti di aver trovato la chiave per sconfiggere il virus dell’HIV. Per più di 20 anni si è cercato di combattere il contagio del virus dell’Aids promuovendo il sesso sicuro, ovvero usando i preservativi durante ogni rapporto soprattutto con i partner occasionali. Ma ora tutto ciò potrebbe cambiare se la scoperta effettuata venisse confermata anche in altri studi. I ricercatori hanno riportato che semplicemente spalmando una crema a base di estrogeno sul prepuzio si riesce a generare una barriera in grado bloccare la trasmissione dell’HIV da un soggetto sano a uno infettato. Ciò che si è osservato è che la malattia negli uomini si contrae quando il virus attraversa la pelle molto tenera sulla parte interna del prepuzio. Da qui l’idea di impiegare una crema a base di estrogeno usata dalle donne in menopausa per aumentare il sottile strato di cheratina, una proteina filamentosa ricca di zolfo “difensiva” che rende impermeabili i tessuti, presente naturalmente sulla pelle e componente principale di unghie e peli. Applicando la crema all’estrogeno sul pene si è visto che già dopo sole 24 ore ha avuto inizio la cheratinizzazione (o corneificazione), processo di formazione dello strato corneo dell’epidermide che conferisce alla cute funzione difensiva contro gli agenti esterni. La protezione contro l’HIV non è totale, ma si pensa che si aggiri attorno l’80%, dato da non sottovalutare visto che la circoncisione che aveva fatto ben sperare è utile solo nel 55-60% dei casi. Inoltre, gli estrogeni sono facilmente ricavabili dalle urine e in Paesi in via si sviluppo, come l’Africa, potrebbe dimostrarsi l’arma vincente per abbassare drasticamente il numero di morti per Aids. Al contrario, nei Paesi sviluppati gli estrogeni potrebbero essere addizionati alle creme lubrificanti o addirittura ricoprire i profilattici per garantire una protezione superiore.
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