Stonati, è tutta colpa del cervello

Categoria: Anatomia Archive IT Patologie
Tag: #amusia #fascicolo arcuato #intonazione #materia bianca
Condividi:

Ore e ore di lezioni di canto sono del tutto inutili per chi nasce stonato: è questo il messaggio che sembra emergere dalle pagine del Journal of Neuroscience, dove ricercatori dell’Harvard Medical School spiegano le basi fisiologiche dell’amusia, un disturbo caratterizzato dall’incapacità  di riconoscere o riprodurre i suoni musicali che colpisce dal 4 al 17% della popolazione. Il cervello degli individui stonati non sarebbe in grado di coordinare la musica e le parole. La capacità  di comunicare richiede la presenza di efficaci interazioni fra i neuroni del fascicolo arcuato (AF), un’area del cervello responsabile delle funzioni correlate al linguaggio. In particolare, è importante che la percezione e l’azione interagiscano in modo opportuno. Lo studio ha previsto analisi psicofisiche e di trattografia del tensore di diffusione, che permette di ottenere una mappa delle fibre nervose della materia bianca, una delle componenti del sistema nervoso; in tal modo è stato dimostrato che negli individui comunemente definiti stonati, cioè carenti nella percezione e nella riproduzione dei suoni, le connessioni nervose all’interno del fascicolo arcuato sono ridotte. Inoltre i ricercatori hanno dimostrato che mentre l’area superiore dell’AF è responsabile della discriminazione dei toni, la parte inferiore si occupa della percezione della produzione dei suoni; questo suggerisce che negli individui stonati una riduzione delle connessioni si traduca in difetti di intonazione. “E’ come se gli stonati avessero un minor traffico nelle autostrade che uniscono queste regioni”, chiarisce Psyche Loui, uno degli autori della ricerca. Secondo i ricercatori di Harvard l’identificazione delle differenze nella materia bianca e delle loro correlazioni psicofisiche contribuisce alla comprensione di come le connessioni nervose regolino il comportamento. Fonte: Psyche Loui, David Alsop, and Gottfried Schlaug. Tone Deafness: A New Disconnection Syndrome? J. Neurosci. 2009 29: 10215-10220

Publicato: 2009-08-25Da: Marketing

Potrebbe interessarti

Bio-gel rigenera il tessuto cerebrale

Sviluppato un gel innovativo che potrebbe stimolare il tessuto cerebrale a rigenerarsi una volta iniettato nell’area del cervello lesionata. A mettere a punto il nuovo materiale e’ stato un gruppo di bioingegneri della Clemson University, secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito di Science Daily. Dagli studi condotti, il gel composto da biomateriali… Continua a leggere Bio-gel rigenera il tessuto cerebrale

2009-09-06Marketing

Stonati, è tutta colpa del cervello

Ore e ore di lezioni di canto sono del tutto inutili per chi nasce stonato: è questo il messaggio che sembra emergere dalle pagine del Journal of Neuroscience, dove ricercatori dell’Harvard Medical School spiegano le basi fisiologiche dell’amusia, un disturbo caratterizzato dall’incapacità  di riconoscere o riprodurre i suoni musicali che colpisce dal 4 al 17%… Continua a leggere Stonati, è tutta colpa del cervello

2009-08-25Marketing

Trapianto di ovaio

Fra pochi anni sarà  possibile procedere al trapianto di un intero ovaio prelevato e preventivamente congelato prima di una terapia. Il passaggio successivo sarà  verificarne la funzionalità  dell’ovaio reimpiantato. Per ora i test eseguiti su ovini, hanno funzionato. Per ora solo una donna ha beneficiato dell’impianto di ovaio fresco ed ha ottenuto buoni risultati. Negli… Continua a leggere Trapianto di ovaio

2009-08-18Marketing

Neuroni fetali presenti anche nell’adulto

Ricercatori del Baylor College of Medicine (Texas, USA) e dell’ Università  dell’Alabama (USA) hanno effettuato uno studio sulla ciclo vitale dei cosiddetti subplate neurons, neuroni che durante lo sviluppo del feto controllano la formazione delle connessioni nella corteccia cerebrale; finora si pensava che dopo la nascita questi neuroni andassero tutti incontro a fenomeni di apoptosi,… Continua a leggere Neuroni fetali presenti anche nell’adulto

2009-07-22Marketing