Primo scanner che combina MRI e PET

Categoria: Apparecchiature Archive IT Dispositivi diagnostici Dossier Esami non invasivi
Tag: #Apparecchiature #diagnostica a immagini #esami #pet #risonanza magnetica
Condividi:

Gli scienziati dell’UC Davis sono riusciti a costruire il primo dispositivo per la diagnostica a immagini PET/MRI al mondo, ovvero in grado di combinare la risonanza magnetica (MRI) con la tomografia a emissione di positroni (PET). Le due tecniche di imaging sono naturalmente complementari, poiché la risonanza magnetica fornisce informazioni dettagliate sulla struttura del tessuto mentre la PET è una modalità  funzionale che, grazie al tracciante iniettato, dà  informazioni molti importati sui processi biologici e sull’attività  dei tessuti. «Possiamo correlare la struttura dei tumori con la risonanza magnetica con le informazioni funzionali della PET e quindi capire cosa sta accadendo all’interno del tessuto tumorale» ha affermato Simon Cherry, ingegnere biomedico presso l’UC Davis. La combinazione delle due tecniche di esplorazione in un singolo dispositivo è stata molto difficile perché i due sistemi si interferiscono a vicenda. I dispositivi MRI impiegano campi magnetici molto forti e molto regolari che possono essere disturbati facilmente dagli oggetti metallici all’interno del dispositivo stesso. Allo stesso tempo, quei campi magnetici possono interessare seriamente i rivelatori e l’elettronica necessaria per l’esame PET. Gli scanner che uniscono la tomografia computerizzata con la PET sono da tempo disponibili in commercio ma forniscono una qualità  dei dettagli inferiore rispetto alla risonanza magnetica, specialmente nei tessuti molli. Inoltre, nel primo caso, viene inviata al paziente una dose di radiazioni di raggi X. I tubi del fotomoltiplicatore utilizzati nelle attuali macchine della PET sono molto sensibili ai campi magnetici, così i ricercatori hanno usato una nuova tecnologia: ricevitori a fotodiodo, particolari diodi che funzionano come sensori ottici in grado di riconoscere una determinata lunghezza d’onda. In questo modo i ricercatori sono riusciti ad acquisire entrambe le immagini contemporaneamente nei topi analizzati. Nella foto sopra un’immagine PET-MRI di un tessuto tumorale in una cavia: l’area al centro del tumore indicata dalla freccia mostra del tessuto necrotico. [maggiori informazioni]

Publicato: 2008-03-27Da: Marketing

Potrebbe interessarti

GE Healthcare lancia Vscan

GE Healthcare, la divisione medicale di General Electric, ha presentato in anteprima assoluta per l’Italia VscanTM, ecografo piccolo come uno smart phone. VscanTM utilizza una tecnologia di ultimissima generazione che permette ai medici di visualizzare in maniera non invasiva e immediata quello che accade all’interno del corpo umano. Realmente tascabile, VscanTM può essere trasportato facilmente… Continua a leggere GE Healthcare lancia Vscan

2010-03-23Marketing

Laringe artificiale per tornare a parlare

Grazie a un touch sensors la CompleteSpeech (Orem, Utah) ha realizzato un dispositivo, soprannominato Palatometer (in italiano potrebbe essere chiamato “Palatometro“) in grado di “percepire” il contatto della lingua sul palato durante la parlata. Il dispositivo è stato progettato espressamente per le persone mute o con difficoltà  nel parlare per ridarle nuova voce. Solo negli… Continua a leggere Laringe artificiale per tornare a parlare

2009-12-05Marketing

Clinica del sonno a casa tua

Le persone che soffrono di disturbi del sonno sono molte, tanti non sanno minimamente di soffrirne. La sapienza comune riconosce solo l’insonnia o l’ipersonnia come disturbo legato al sonno, mentre pochi sanno che il sonno se qualitativamente scarso produce gravi ripercussioni metaboliche e dinamiche sul nostro corpo. Il sonno è composto da 4 fasi NREM… Continua a leggere Clinica del sonno a casa tua

2009-06-15Marketing

Pubblicare su Twitter col pensiero

Twitter è un servizio molto seguito – soprattutto negli States – di microblogging che permette agli utenti di mandare aggiornamenti al proprio status con messaggi di testo, lunghi non più di 140 caratteri, dal il sito stesso oppure via SMS, e-mail, ma anche tramite varie applicazioni basate sulle API di Twitter, come quella realizzata da… Continua a leggere Pubblicare su Twitter col pensiero

2009-04-27Marketing