Un semplice test della saliva per diagnosticare un tumore nella cavità orale: è questa la proposta di un gruppo di ricercatori israeliani, che hanno dimostrato che l’analisi di otto molecole presenti proprio nella saliva è sufficiente a rilevare la presenza del carcinoma orale a cellule squamose. La ricerca è stata pubblicata dal British Journal of Cancer e apre nuovi scenari sia nella diagnosi, sia nel monitoraggio post-operatorio dei pazienti affetti da questo tipo di cancro. Il tumore orale è il sesto cancro più diffuso, con un’aspettativa di vita di cinque anni per la metà degli individui affetti. Fino ad oggi la terapia si è basata sulla determinazione dello stadio di sviluppo del tumore; tuttavia, questo approccio non è riuscito ad ottenere una buona risposta in tutti i pazienti. Basandosi sul fatto che la saliva entra in diretto contatto con le cellule tumorali, gli autori dello studio hanno analizzato il livello di molecole associate al cancro in diciannove pazienti affetti da tumore alla lingua. Oltre a variare in modo significativo in tutti i malati, la quantità delle diverse molecole correlano l’una con l’altra, dimostrando l’esistenza di un vero e proprio network molecolare che può essere utilizzato nella diagnosi e che può essere ulteriormente studiato per mettere a punto nuovi farmaci specifici per il tumore. Non solo: il test della saliva è abbastanza sensibile da permettere di individuare forme tumorali in uno stadio precoce di sviluppo e potrà essere utilizzato anche durante i controlli periodici cui devono sottoporsi i pazienti che hanno subito la rimozione chirurgica del cancro. “Crediamo che i risultati riportati siano importanti sia dal punto di vista clinico, sia per l’aspetto patogenetico del cancro orale”, affermano i ricercatori. “Un’analisi del genere può trasformarsi in un valido strumento diagnostico e può evitare biopsie non necessarie”. Fonte: Shpitzer T. et al, Salivary analysis of oral cancer biomarkers. British Journal of Cancer (2009) 101, 1194 – 1198.
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